Sevizie al figlio di 5 mesi: padre 22enne arrestato a Padova

Il bambino si trovava già in ospedale per un’infezione al cavo orale. La scoperta dei medici: era dovuta a delle mutilazioni. L’uomo è stato arrestato in flagranza di reato, ignara la madre

La piccola è ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Padova

Orrore a Padova: seviziava il figlio di 5 anni in ospedale, arrestato padre 22enne (foto di repertorio)

Padova, 2 novembre 2024 – Dopo la madre accusata di aver ucciso la sua figlia neonata, un’altra notizia di violenze ai danni di un bambino piccolissimo: un 22enne è stato arrestato con l’accusa di aver seviziato in diverse occasioni il figlio, un maschietto di 5 mesi. 

Da quanto si apprende, il bambino si trovava in ospedale – dove era stato appunto portato dal papà – per un’infezione al cavo orale con conseguenti problemi respiratori. Ma dai primi accertamenti è emerso che le lesioni del neonato erano strane, compatibili con delle mutilazioni.

Come da protocollo, i pediatri hanno segnalato il fatto al posto di polizia dell'ospedale, e da qui alla Questura. Si è attivata la Squadra mobile, diretta da Imma Benvenuto che ha mobilitato la sezione specializzata nei reati sui minori. Gli agenti hanno scoperto che, durante la degenza, le sue condizioni sono peggiorate: i medici si sono chiesti il perché. Gli unici ad aver avuto contatti con il piccolo, personale sanitario escluso, sono stati i genitori.

Il padre avrebbe agito durante gli orari di visita, mentre era certo di essere solo con il bambino: la moglie – con cui ha un altro figlio, sempre in tenera età, era all’oscuro di tutto, e le violenze avvenivano mentre si allontanava dalla culla. E’ stato fermato dai poliziotti mentre ‘manipolava’ il cavo orale del bambino. Ad incastralo sono state le microcamere piazzate dagli agenti. 

Arrestato in flagranza, non ha opposto resistenze e non ha detto una parola: si è chiuso nel silenzio anche durante l’udienza di convalida dell'arresto. Il 22enne si trova ora in carcere con l'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni gravi.