Padova, 17 maggio 2023 – Un’attività che nascondeva molteplici azioni illecite e soprusi nei confronti di alcune donne. Nei giorni scorsi i Finanzieri del Comando Provinciale di Padova hanno sequestrato un immobile nel capoluogo, adibito a centro massaggi, dove avvenivano incontri a luci rosse.
I Baschi Verdi del Gruppo avevano individuato un locale presso il quale vi era un anomalo e continuo afflusso di avventori, prettamente di sesso maschile, che ha insospettito i militari. I successivi approfondimenti permettevano di reperire numerosi elementi circa l’effettivo esercizio di un’attività di meretricio a pagamento svolta all’interno del centro benessere.
Insieme a dipendenti del servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro e servizio igiene e sanità pubblica dell’Ulss 6 Euganea ed a operatori specializzati anti-tratta della Regione Veneto è stata accertata la presenza di cinque donne, tutte di origine cinese, di cui tre intente a prostituirsi e due responsabili di fatto del centro massaggi, intestato ad un terzo soggetto sempre di nazionalità cinese.
Tre irregolari costrette a prostituirsi
Le successive attività di perquisizione hanno consentito di appurare la commistione tra i luoghi di lavoro e quelli di dimora, risultati in condizioni di degrado per carenze igieniche e impianti non a norma. Dai preliminari accertamenti emergeva che le ragazze sarebbero state obbligate a lavorare per l’intera giornata e a consegnare parte delle somme incassate alle donne ritenute conduttrici dell’attività illecita. Durante le operazioni è stata accertata anche la posizione irregolare sul territorio dello Stato di tre cittadine extracomunitarie identificate, sprovviste di passaporto e regolare permesso di soggiorno.
I reati contestati
Sono in corso approfondimenti finalizzati al recupero a tassazione dei proventi sottratti al pagamento delle imposte. Le Fiamme Gialle hanno denunciato alla locale autorità giudiziaria le responsabili di fatto del centro e il titolare della ditta individuale esercente l’attività economica dichiarata per i reati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sfruttamento della prostituzione, oltre alle tre donne irregolari, deferite per il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato. Contestualmente si è proceduto anche al sequestro dell’immobile utilizzato per perpetrare la condotta illecita.