Padova, 11 dicembre 2024 – Erano diventati il terrore degli omosessuali di Padova, agendo in gruppo per picchiarli e privarli di denaro, cellulari, bancomat e altri oggetti di valore. I presunti responsabili di queste rapine e aggressioni – avvenute tra giugno e luglio di quest’anno – sono 13 giovani (6 dei quali minorenni), italiani e stranieri residenti tra le province di Padova e Venezia. La maggior parte di loro è stata denunciata, mentre due 23enni marocchini di Fossò sono stati arrestati. Sono dieci le rapine messe a segno in totale.
Il branco agiva nella zona industriale di Padova, in un’area nota per gli incontri omosessuali. Il primo episodio ha avuto luogo l’11 giugno, ai danni di un pensionato picchiato con una mazza da baseball e privato di un anello d’oro, due telefoni cellulari e 150 euro in contanti; anche la sua automobile è stata danneggiata con epiteti omofobi. Il modus operandi è sempre stato lo stesso: con una scusa o a seguito della proposta di un incontro sessuale, uno di loro attirava la vittima in un luogo appartato. Lì, entravano in gioco gli altri 4 o 5 complici mascherati o col passamontagna, che dopo aver picchiato e insultato i malcapitati li privavano dei loro averi. Inizialmente, la gang si accontentava di denaro e cellulari; poi, hanno iniziato a chiedere anche il pin dei bancomat, con minacce di gravi ripercussioni nel caso il codice comunicato fosse errato. Nessuna delle vittime è uscita indenne, riportando lesioni serie, anche con 40 giorni di prognosi nel referto dell'ospedale.
Le indagini dei militari di Padova e di Piove di Sacco hanno reso inattaccabile l'inchiesta delle Procure di Padova e per i Minorenni di Venezia, che hanno delineato un grave quadro indiziario. I reati contestati sono estorsione aggravata per uno dei 23enni, porto illegale d’armi per l’altro, rapina aggravata per entrambi e sei rapine, sequestro di persona, minacce, violenza privata, porto illegale di armi e oggetti atti ad offendere, indebito utilizzo di carte di pagamento e danneggiamento delle auto per tutti i restanti.
Con un’operazione che ha visto il dispiegamento di 60 carabinieri di Padova e Venezia, insieme alle unità cinofile, stamattina sono state perquisite le abitazioni di dieci giovani coinvolti, di cui sei minori. I carabinieri hanno eseguito anche le due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip presso il tribunale di Padova.