Padova, 400 motociclisti alle corse clandestine: agenti accerchiati e minacciati

La questura ha firmato il ‘foglio di via’ per 28 giovani identificati. Denunciato un 53enne: “Vi sparo col fucile”. Il raduno era stato organizzato in memoria dello yuotuber scomparso Luca Salvadori

Droga in monopattino

Auto della polizia accerchiate durante un raduno di moto

Padova, 26 settembre 2024 – Corse clandestine, 400 motociclisti alla gara illegale di velocità sulle strade di Padova. La questura ha firmato il ‘foglio di via’ per 28 ragazzi, trovate armi e munizioni nella casa di un partecipante al raduno illegale organizzato per commemorare la scomparsa del pilota-youtuber Luca Salvadori.

Il raduno per lo youtuber scomparso

Risale al 15 settembre la scoperta del raduno clandestino nella zona industriale del capoluogo euganeo. A portare la polizia sulle tracce delle corse sono state le segnalazioni di vari automobilisti che avevano incrociato un centinaio di giovani che assistevano a gare di velocità non autorizzate con veicoli a motore, mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella degli altri veicoli di passaggio.

Giunti sul posto, gli agenti delle volanti hanno visto un assembramento di 350/400 motociclisti che, attraverso il passaparola in rete e sui social, avevano deciso di radunarsi per commemorare la scomparsa di un noto pilota motociclistico e youtuber.

Poliziotti accerchiati dalle moto

I poliziotti sono stati letteralmente accerchiati da una ‘barriera di moto’: una cinquantina di motociclisti, tutti con il volto nascosto dal casco, li hanno circondati facendo rombare i motori e suonando il clacson. I centauri hanno bloccato la polizia con un continuo girotondo intorno alle loro auto.

Alla fine gli agenti sono riusciti a far disperdere i motociclisti. Sono riusciti poi ad intercettare una quarantina di giovani, tra cui vari minori. E hanno bloccato lo starter che si trovava in mezzo alla strada, pronto a dare il via alla competizione illegale.

Agenti minacciati: “Vi sparo col fucile”

Uno dei presenti, un uomo di 53 anni, ha tra l'altro inveito e offeso gli agenti, minacciandoli di usare anche il fucile contro di loro. E per questo è stato denunciato. Nella perquisizione a casa, sono state sequestrate alcune armi, regolarmente detenute, assieme ad un silenziatore e varie munizioni non dichiarate.