Padova, 19 giugno 2023 - Il Comune ha registrato i nomi i bimbi di 33 coppie gay anche con il nome del “secondo genitore”, ossia la mamma non biologica. Ma la Procura annuncia che impugnerà tutti gli atti dell’anagrafe perché ritenuti illegittimi e chiederà la "cancellazione" del nome della madre non biologica, e la "rettifica" del cognome attribuito alla figlia, tramite cancellazione di quello della 'seconda mamma'.
“Sono casi uguali, non c'è nessun motivo per differenziare. Le notifiche dell'impugnazione arriveranno a tutte le 33 coppie per le quali abbiamo chiesto al Comune, ad aprile, gli atti anagrafici”, spiega all’Ansa la Procuratrice di Padova facente funzioni, Valeria Sanzari. Ci sono tempi tecnici di assegnazione agli uffici e quindi - spiega - non è possibile dire a quante famiglie sia già stata notificata l'impugnazione. “Io sono tenuta a far rispettare la legge - aggiunge - e con l'attuale normativa non posso fare altro”.
"Sono sereno e convinto delle scelte fatte. Dal 2017 trascrivo gli atti di nascita delle bambine e dei bambini figli di due mamme. È un atto di responsabilità verso questi piccoli perché non accetto il pensiero che ci siano bambini discriminati fin da subito, e appena nascono, nei loro fondamentali diritti”, è la replica del sindaco di Padova, Sergio Giordani che aggiunge: “C'è un vuoto legislativo gravissimo - conclude - rispetto al quale il Parlamento dovrebbe legiferare; ma fino ad ora non lo ha fatto, lo hanno chiesto a gran voce molto colleghi sindaci anche di parti politiche diverse. Quello che dico alle forze politiche è di mettere da parte la battaglia ideologica e pensare solo ai bambini”.