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Morto Denny Pruscino in carcere per l’omicidio del figlio: malore fatale dopo la partita a calcetto

Al "Due Palazzi" di Padova stava scontando l’ergastolo per avere ucciso il piccolo Jason di soli due mesi. Originario di Folignano (Ascoli Piceno), aveva 42 anni

Denny Pruscino durante il processo per l'omicidio del figlio di soli due mesi

Denny Pruscino durante il processo per l'omicidio del figlio di soli due mesi

Padova, 20 giugno 2023 - Dopo la partita di calcetto con gli altri detenuti il malore improvviso. E' morto in ospedale Denny Pruscino, 42 anni, originario di Folignano in provincia di Ascoli Piceno, nel carcere "Due Palazzi" di Padova stava scontando l’ergastolo, pena divenuta definitiva dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione nel 2016, per l’omicidio del ‘figlio' neonato Jason, avvenuto nel giugno del 2011. Pruscino dopo il malore è stato subito portato in infermeria ed è stato allertato il Suem 118.Inutile il ricovero in ospedale dove è stato dichiarato il decesso. Per stabilire l’esatta causa della morte del 42enne ascolano la Procura di Padova ha disposto che sia effettuata l’autopsia.

La scomparsa di Jason

L'omicidio del piccolo Jason, di soli due mesi, sconvolse l'opinione pubblica per la brutalità del fatto. Il bimbo scomparve improvvisamente tra il 23 e il 24 giugno di 12 anni fa, immediate partirono le indagini degli investigatori che presto portarono alla luce una storia di violenze domestiche e maltrattamenti. Secondo la ricostruzione dei fatti Pruscino, quel giorno innervosito dal pianto del bambino, l’avrebbe sbattuto più e più volte contro il divano prima di far scomparire il corpo.

La complicità della mamma

In carcere è finita anche la mamma di Jason, Katia Reginella, condannata a 18 anni di reclusione, ritenuta responsabile perché non avrebbe fatto nulla per impedirlo ed anzi avrebbe poi aiutato il marito a disfarsi del corpicino. Pruscino nel 2018 fu condannato dal tribunale di Ascoli anche a sei anni e mezzo per violenza di gruppo sulla stessa Katia Reginella, oltre al risarcimento di 20mila euro.

Botte agli altri figli

Violenze anche sugli altri due figli. La coppia era già nota ai Servizi Sociali e i due figli precedenti erano stati dati in adozione dal Tribunale dei Minori a causa dei maltrattamenti subiti, che avevano lasciato gravi menomazioni ai bambini.