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Monossido killer, si scaldavano con un braciere: tre morti a Padova

Le vittime sono tre stranieri non ancora identificati, i cadaveri trovati in uno stabile abbandonato. Cos’è il monossido di carbonio e perché è chiamato “killer silenzioso”

Tre persone trovate morte in uno stabile abbandonato a Padova: si scaldavano con un braciere

Padova, 7 gennaio 2024 – Monossido killer: tre persone sono state trovate morte in un edificio abbandonato quasi certamente per l'esalazione di monossido di carbonio.

All'interno di una stanza dell'ex istituto Configliachi in via Guido Reni di Padova sono stati trovati infatti i residui di un braciere acceso.

Le tre vittime non sono ancora state identificate, con ogni probabilità sono di origine magrebina.

I cadaveri, su cui la polizia non ha trovato segni dui violenza, sono stati scoperti questa notte da una volante della questura di Padova dopo la segnalazione al 113 da parte di alcuni migranti che bivaccavano nello stesso stabile di via Reni.

Sul posto, oltre alle volanti e alla Squadra Mobile, anche i vigili del fuoco, la polizia scientifica, il 118 e il medico legale. A fare chiarezza sulle cause del decesso e a confermare la morte per monossido di carbonio sarà comunque l'autopsia.

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Cos’è il monossido di carbonio

Il monossido di carbonio – spiega il Ministero della Salute – è un gas tossico, incolore, inodore, insapore (per questo è chiamato anche “killer silenzioso”) e non irritante che, senza ventilazione adeguata, può raggiungere concentrazioni elevate.

Si produce per combustione incompleta di qualsiasi materiale organico, in presenza di scarso contenuto di ossigeno nell’ambiente. Per le sue caratteristiche può essere inalato in modo subdolo ed impercettibile, fino a raggiungere nell’organismo concentrazioni letali.

Da dove arriva

Il monossido, argomenta il Ministero, presente nell’aria degli ambienti confinati proviene da fonti di combustione non dotate di idonea aspirazione (radiatori portatili a kerosene e a gas, caldaie, scaldabagni, caminetti e stufe a legna o a gas).

Perché può essere letale

Il monossido di carbonio inalato si lega con l'emoglobina, una proteina presente a livello dei globuli rossi e deputata al trasporto dell'ossigeno, formando la carbossiemoglobina (COHb). Spiega sempre il Ministero: tale legame è molto più stabile (circa 200-300 volte) di quello formato tra emoglobina ed ossigeno, in questo modo il CO impedisce il normale trasporto dell'ossigeno ai tessuti periferici, determinando effetti tossicologici di diversa entità.

Concentrazioni particolarmente elevate possono causare coma e morte per asfissia