REDAZIONE PADOVA

Minacce all'immunologa Antonella Viola: un proiettile calibro 22 spedito dai no-vax

"Due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male", si legge nella lettera. La Procura ha aperto un fascicolo, Viola rimane sotto scorta

Padova, 6 gennaio 2022 – Minacce dai no-vax all’immunologa Antonella Viola, finita sotto scorta dopo aver ricevuto una lettera minatoria pesantissima. Un proiettile in una busta chiusa è stato fatto recapitare due giorni fa nell’ufficio patavino di Viola, che dirige l'Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza. Anonimo il mandante, ma inquietante il messaggio minatorio contenuto della lettera. “Due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male”, c’era scritto nel biglietto allegato al proiettile di pistola, una frase inquietante seguita da minacce dirette alla virologa e alla sua famiglia.

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La notizia è stata confermata da fonti della procura di Padova, che ha aperto un fascicolo per minacce, a carico di ignoti. La lettera, scritta a macchina, e il proiettile sono stati sequestrati. La lettera è stata aperta da una collaboratrice dell’immunologa, che poi ha firmato la denuncia ai carabinieri di Padova. La notizia delle minacce è stata discussa in sede di Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto ieri a Padova. Il provvedimento di scorta è stato firmato dal prefetto Raffaele Grassi, e dalla prefettura patavina l'informazione è passata all'Ucis, Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale di Roma.

Viola: "I no-vax sanno solo odiare"

“Sto bene, sono in vacanza con la famiglia, mi fido delle forze dell'ordine – rassicura Antonella Viola – a chi ha scritto il messaggio dico che vuole il male dei bambini, vuole farli ammalare e soffrire. E che invece io continuerò a consigliare ai genitori di vaccinare i propri figli perché è giusto così”.

"Speravo di tenere la notizia sotto traccia, ma non e' stato possibile. Si', confermo di aver ricevuto una busta contenente una lettera di minacce ed un proiettile", dice l'immunologa Antonella Viola. Nella lettera, spiega, "mi si ordina di dire che i bambini non devono essere vaccinatispareranno a me o alla mia famiglia".

"Questi sono i no-vax che sanno solo odiare, rifiutare logica e leggi, creare tensione e violenza aggiunge sono ovviamente amareggiata perché ho speso gli ultimi due anni al servizio della collettività, senza risparmiarmi, sottraendo tempo alla mia famiglia e a me stessa. Sono arrabbiata con chi strizza l'occhio a certa gente, a chi mette in dubbio la nostra serietà e libertà da qualunque condizionamento. Ma continuerò a fare del mio meglio per dare voce alla scienza e parlare a chi vuole ascoltare. Sempre guidata da etica, responsabilità e amore".

"I bambini non si toccano"

“I bambini non si toccano. Basti pensare agli effetti neurotossici e cardiotossici. Se non cambia le sue interviste dicendo che i bambini non vanno vaccinati, saremo ben lieti di colpire lei e la sua famiglia”, hanno scritto i mandanti delle minacce. Un clima di terrore che da mesi imperversa sui sociale e nelle chat – come "Basta Dittatura", il gruppo Telegram chiuso dalla polizia postale dopo le minacce al virologo Genovese Matteo Bassetti e al Capo dello Stato, Sergio Matterella e che all’indomani dell’approvazione dell’obbligo vaccinale per gli over 50 è destinato a crescere ancora.

"Dire di non vaccinatre i bambini? Metterei a rischio le loro vite"

“Tranquilla, non morirà nessuno ma due pallottole calibro 22 nella pancia e nelle ginocchia non uccidono, fanno solo un gran male. Non seguiranno altri comunicati», riporta oggi il Corriere della Sera. Antonella Viola, professoressa di Patologia generale all'Università di Padova, chiarisce che non si lascerà intimidire. Se si trovasse di fronte a chi ha scritto quella lettera “gli direi che lo farò ancora perché non posso dire che i bambini non sono da vaccinare. Sarebbe come volere il loro male, metterei a rischio le loro vite e questo per me è inaccettabile. I casi di bambini in ospedale sono in aumento, alcuni finiscono in terapia intensiva”, ha detto Viola in un’intervista a La Stampa.

“Il Covid è fra le prime 10 cause di mortalità infantile in questo momento”, ha confermato nei giorni scorsi Liviana Da Dalt dell'Azienda Ospedaliera di Padova, commentando la morte di una bambina di tre anni, affetta da tumore, deceduta nella terapia intensiva di Padova. Sono 40 i bambini ricoverati in Veneto per le complicanze da Covid: tre sono gravi, ma al momento nessuno è in terapia intensiva. Il dato più alto riguarda i neonati: sono 16 quelli attualmente ricoverati. Nella giornata di ieri, in Veneto, sono stati registrati 28 decessi e quasi 17mila nuovi contagi.

Mapelli: "Fiducia nella scienza uscirà rafforzata"

Tra i messaggi di solidarietà, anche quello della rettrice dell’Università di Padova, Daniela Mapelli. “Tutta la grande comunità che forma l'ateneo di Padova esprime profonda solidarietà alla professoressa Antonella Viola, sotto scorta a causa di alcune minacce di quello che giustamente afferma essere il delirio complottista di alcuni no vax”, commenta la rettrice. “La fiducia nella scienza, unica strada percorribile per sconfiggere la pandemia, uscirà rafforzata. Come ho già avuto modo di dire: l'Università che fu di Galileo non può permettere che si confonda l'essenziale libertà di dibattito con l'infima arroganza del rifiuto, o ancor peggio della negazione, della scienza”, conclude la rettrice. 

Solidarietà anche dalla Cgil del Veneto e di Padova. “Cogliamo l'occasione per ringraziarla per il suo impegno nella ricerca pediatrica e nell'insegnamento – dicono Christian Ferrari, segretaria generale Cgil Veneto, e di Aldo Marturano, segretario generale Cgil Padova – e per la paziente e instancabile opera di divulgazione scientifica davvero preziosa in questi due anni di pandemia, tutti spesi a favore della salute individuale e collettiva”.

Gli esponenti del sindacato ribadiscono il loro sostegno alla campagna vaccinale per adulti e per bambini, “particolarmente importante in una fase così acuta del contagio come quella che stiamo attraversando. Siamo certi che la professoressa Viola non si lascerà intimidire e porterà avanti il suo importante lavoro”, concludono.

Zaia; “Solidarietà umana e istituzionale”

“Esprimo ad Antonella Viola tutta la mia solidarietà, umana e istituzionale. Mai avrei pensato che in un Paese civile si potesse arrivare a minacciare una scienziata che, come molti altri, sta combattendo in prima persona per curare e salvare vite dall'attacco del Covid”. Con queste parole, il governatore del Veneto, Luca Zaia, esprime la sua vicinanza all'immunologa padovana, minacciata con l'invio di una lettera, accompagnata da una pallottola.

La tensione è forte in Veneto, come nel resto d’Italia. “Purtroppo - aggiunge Zaia - dobbiamo prendere atto che alcune frange della popolazione si sono lasciate andare in una sorta di conflitto sociale contro chiunque si adoperi per arrivare a sconfiggere il virus. È triste e preoccupante, ma è così, e la risposta è una sola: continuare nella battaglia, nella ricerca, nella cura, nel lavoro per affermare la fondamentale cultura della salute pubblica come bene primario di ogni cittadino”.

“La professoressa Viola non è sola conclude il governatore – perché al suo fianco ci siamo praticamente tutti. Tutti quelli che, a cominciare dai semplici cittadini, non chiedono altro che di sconfiggere per sempre il Covid e sono grati a chi si impegna in trincea, come Antonella Viola e molti altri, medici, ricercatori, scienziati, amministratori”.

Anche il mondo della politica è dalla parte dell’immunologa patavina. “Le deputate e i deputati del Pd sono accanto ad Antonella Viola vittima di ignobili minacce. A lei la nostra solidarietà e vicinanza. È inaccettabile che chi si schiera con la scienza a difesa della vita e della salute dell'intera comunità sia costretta a vivere sotto scorta. Questo clima d'odio deve finire", commenta Debora Serracchiani, capogruppo Dem alla Camera.

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