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Dottoressa indagata per omicidio colposo, l’accusa del 118: “Non soccorse 14enne morente”

La 62enne Anna Maria Lamanna non sarebbe scesa dall’ambulanza intervenuta sull’incidente di Piove di Sacco in cui perse la vita la studentessa Elenonora Chinello. La nefrologa lavora per la Cmp di Granarolo (Bologna) ed è originaria del Casertano

Ambulanza in azione

La dottoressa indagata prestava servizio sull'ambulanza del 118

Padova, 7 novembre 2024 - "Non soccorse una ragazza morente". É indagata per omicidio colposo la 62enne Anna Maria Lamanna, la dottoressa accusata dalle infermiere del 118 di non avere prestato soccorso alla 14enne Eleonora Chinello, investita da un'auto mentre andava in bicicletta a prendere l'autobus per la scuola. 

Medico di base e nefrologa, la 62enne lavora all’ospedale di Piove di Sacco per conto di una ditta in appalto, la Cmp di Granarolo (Bologna). La nefrologa è stata sospesa dal pronto soccorso con effetto immediato.

L’indagine della procura 

L’incidente risale al 28 ottobre a Piove di Sacco, nel Padovano. La 62enne, originaria di Castel Volturno (Caserta), è indagata dal pm di Padova, Sergio Dini, per rifiuto di atti d'ufficio, interruzione di servizio di pubblica necessità e cooperazione in omicidio colposo.

Accusata delle infermiere del 118

Secondo le infermiere del 118 che erano in servizio con lei, infatti, la dottoressa non scese neppure dall’ambulanza, limitandosi a dire alle due sanitarie "fate voi", non agendo in alcun modo per tentare di salvare Eleonora. Le due infermiere hanno fatto rapporto ed è su questo che si basa l'inchiesta, secondo quanto scrivono i giornali locali.

Chi è Anna Maria Lamanna

Campana di origine, la 62enne Anna Maria Lamanna, oltre a prestare servizio in alcune strutture private della provincia di Belluno, è stata ingaggiata dalla società tra professionisti Cmp di Granarolo, in provincia di Bologna, che dà copertura al pronto soccorso dell'ospedale di Piove di Sacco.

Cosa dice la dottoressa

A sua difesa la sanitaria ha detto di non essersi bloccata davanti alla paziente, ma di aver capito quanto grave fosse la situazione e di aver richiesto un rinforzo immediato all'ospedale di Padova. La società Cmp ha sospeso il medico dal servizio di pronto soccorso con effetto immediato.