La mostra AndràTuttoBene coi disegni realizzati dai bambini durante la pandemia
Padova, 7 novembre 2021 - "Questa esposizione è un inno alla fanciullezza: è rivolta e dedicata soprattutto ai bambini piccolissimi di 2-3 anni che, a causa del Covid-19, non hanno ancora ricominciato a vivere pienamente. Non hanno ancora potuto assaporare quella spensieratezza e leggerezza, che rappresentano i valori propri della loro tenera età. Una mostra, un progetto, che ci permette anche di ricordare e applaudire tutti quegli adolescenti che, pur costretti tra le mura domestiche, sono riusciti a infondere una grande lezione di civiltà a noi adulti". Così il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, a Padova dove ha inaugurato la Mostra itinerante "AndràTuttoBene" che resterà aperta al Centro culturale San Gaetano fino al 23 novembre. Il visitatore della mostra itinerante delle espressioni artistiche realizzate dai bambini del Veneto nei mesi della pandemia, potrà prendere visione di un insieme di 838 disegni, 54 disegni tridimensionali, 13 sculture, 76 pensieri e messaggi e anche un video messaggio, suddivisi in tre fasce: "Prescolare", "Scolare" e "Young".
Zaia: "Dai bambini messaggio di speranza"
"Non è un evento per festeggiare nulla perchè non siamo ancora fuori dalla triste situazione in cui siamo piombati ormai venti mesi fa - sottolinea Zaia - Proprio perchè il virus circola ancora tra di noi, non dobbiamo abbassare la guardia, ma dai bambini ci viene offerto un importante momento di riflessione su quanto vissuto fino ad oggi e ci viene un grande messaggio di speranza e di certezza in quel futuro che tutti stiamo attendendo". Una sezione, inoltre, con numerose immagini del personale sanitario impegnato nel contrasto del contagio. "Colgo l'occasione per ringraziare non solo quanti hanno lavorato e stanno lavorando per questa mostra itinerante, ma anche per ringraziare l'intero mondo dell'informazione e della comunicazione. Purtroppo oggi qualcuno non vorrebbe che lavorassero, ma se ci accadesse per davvero, significherebbe non essere più in democrazia", conclude Zaia.