MARCO TOSATTI
Cronaca

Padova, Vlt e slot irregolari: sanzionati 59 esercizi commerciali

I controlli hanno riguardato tutto il territorio della Provincia

i finanziari del comando di Padova

I finanzieri del comando di Padova

Padova, 4 dicembre 2024 – Una maxi operazione a contrasto dell’annosa piaga della ludopatia: sono 240 gli apparecchi di intrattenimento non in regola trovati nei 59 esercizi commerciali sanzionati nel corso del 2024 dai militari del Comando Provinciale di Padova. Diverse le zone delle province soggette a controlli.

La Bassa Padovana

Nella Bassa, i controlli hanno portato i finanzieri delle compagnie di Piove di Sacco ed Este ad accedere in diverse attività commerciali, dove è stata rilevata l’accensione di oltre 100 apparecchi di intrattenimento, sia VLT che New Slot. Tutte queste liberamente accessibili al pubblico, nella fascia oraria di interruzione del gioco imposta dalle leggi regionali vigenti.

Il capoluogo

Le condotte illecite hanno riguardato anche il capoluogo e il nord della provincia patavina. L’attività dei militari del Gruppo di Padova, infatti, ha permesso di accertare la violazione della legge regionale sulla prevenzione e sulla cura del disturbo da gioco d'azzardo patologico su un totale di 53 apparecchi controllati.

L’Alta Padovana

L’attività dei militari svolta nell’alta padovana, infine, ha permesso di accertare violazioni a carico di 20 esercenti, i quali hanno mantenuto attivi 85 apparecchi nelle fasce orarie non consentite e proporre, in un caso, anche la sospensione della licenza alla Questura di Padova, per recidiva. Nel corso degli accertamenti, inoltre, i militari hanno rilevato violazioni di natura amministrativa alla normativa antiriciclaggio, consistenti nella mancata adeguata verifica della clientela e nella mancata conservazione dei dati per alcune operazioni di monetizzazione di ticket per vincite superiori a 500 euro.

Le sanzioni formalizzate

I controlli effettuati su tutta la provincia patavina hanno consentito di segnalare le violazioni accertate ai Comuni, enti competenti con sanzioni pecuniarie, quantificabili in un range compreso tra un minimo di circa 120mila euro e un massimo di oltre 300mila euro.