Cadoneghe (Padova), 7 settembre 2023 – Multe a raffica a Cadoneghe, 24mila in poco più di un mese, fatte dai due autovelox installati a giugno lungo la Statale 307. Tante, probabilmente troppe, al punto che anche la magistratura ora vuole vedere se è tutto regolare. Ci sono due indagati, per l'ipotesi di reato di falso ideologico, per l'installazione degli autovelox di Cadoneghe, contestati dagli automobilisti e fatti saltare con dell'esplosivo alcune settimane fa. Si tratta - riferiscono i giornali locali - del comandante dei vigili facente funzioni di Cadoneghe, Giampietro Moro, e di un agente della polizia locale.
L’inchiesta
Ad aprire un'inchiesta sui due apparecchi, piazzati nel mese di giugno lungo la Statale 307 del Santo, è stato il sostituto procuratore padovano Benedetto Roberti, dopo che erano state elevate 24mila multe per eccesso di velocità in poco più di un mese. Tra le cause, vi è l'abbassamento del limite di velocità sulla Statale, passato da 70 a 50 chilometri orari. Secondo l'ipotesi di accusa, l'iter per l'attivazione dei due autovelox non sarebbe stato effettuato correttamente, dando fra l'altro la possibilità agli automobilisti multati di contestare le sanzioni e di vedersele annullate.
Gli autovelox fatti esplodere
Attualmente i due apparecchi sono fuori uso: nella notte tra il 9 e il 10 agosto scorso uno venne fatto esplodere con della polvere pirica, l'altro fu colpito con una pistola a pallini. Altri agguati avevano preso di mira quattro autovelox in provincia di Rovigo, tagliati alla base con un flessibile.