Autovelox a Padova, aperta un’indagine: dubbi su scopi e omologazione

A farla scattare è stata la denuncia di diverse associazioni: “Non servono a evitare incidenti, ma per portare introiti alle casse comunali”. Nel mirino nove dispositivi

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Autovelox, la Procura di Padova apre un’indagine (foto di repertorio)

Padova, 11 ottobre 2024 – Gli autovelox del Padovano nel mirino: dopo le denunce di varie associazioni contro i comuni, la procura di Padova ha aperto un’indagine per falso ideologico. Gli apparecchi non sarebbero infatti dotati delle omologazioni richieste dal ministero delle Infrastrutture. Alcuni giudici di pace hanno già annullato diverse multe in base alla mancanza di omologazione dei rilevatori di velocità.

La Polizia giudiziaria ha iniziato gli accertamenti acquisendo le documentazioni relative ai vari iter amministrativi, principalmente nei comandi delle Polizie locali. Al centro dell'indagine nove rilevatori installati tra Padova, e altre cittadine della provincia: Cittadella, Fontaniva, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, Villa del Conte, Camposampiero e Piove di Sacco.

Il punto principale sarebbe quello di accertare che gli autovelox siano stati posizionati in punti strategici per evitare incidenti o se lo scopo principale fosse quello di portare introiti alle case comunali. Quest’ultima è l’accusa lanciata dalle associazioni che hanno sporto denuncia.