Padova, 5 ottobre 2024 - Due arresti e quattro denunce per spaccio stanotte a Padova. Fermati due minorenni, uno aveva con sé un coltello da cucina: una lama da 38 centimetri nascosto nello zaino. È il risultato della lunga notte di controlli nel territorio patavino, dove la polizia ha passato al setaccio la zona della stazione e le aree più ‘calde’ della città.
Spaccio davanti alla stazione
Nel piazzale della stazione ferroviaria, è stato denunciato un 25enne tunisino trovato con 10 grammi di hashish e 145 Euro, mentre un 17enne, anche lui tunisino, con precedenti per spaccio e reati contro la persona, è stato denunciato perché aveva un grosso coltello da cucina con una lama di 38 centimetri.
Un altro minore, un 16enne tunisino senza fissa dimora, è stato invece sorpreso a spacciare droga nei pressi di Prato della Valle. Il ragazzo, che aveva con sé 11 grammi di hashish e 60
euro in contanti, è stato denunciato e poi affidato ai servizi sociali.
Un altro tunisino, neo 18enne, richiedente protezione internazionale, è stato bloccato con 7 grammi di hashish e 500 euro in contanti. La sua posizione è al vaglio dell'ufficio immigrazione.
La fuga dal Cpr di Gradisca
Un altro tununisino di 26 anni è stato fermato: la polizia gli ha trovato addosso 9 dosi di cocaina e 400 euro in contanti. Il giovane è risultato essere fuggito lo scorso 28 agosto dal Centro di permanenza temporanea di Gradisca d'Isonzo (Gorizia) dove era stato collocato cinque giorni prima a seguito di espulsione. Il 26enne è stato arrestato e all'esito del rito direttissimo gli è stato applicato il divieto di dimora nella Regione Veneto.
Inoltre, su disposizione del questore Marco Odorisio, è stato accompagnato di nuovo al Cpr udinese di Gradisca d'Isonzo in attesa del definitivo allontanamento dal territorio nazionale. Già espulso e rimpatriato ad agosto 2023 con volo charter in Tunisia è invece il 29enne rintracciato dai poliziotti in centro a Padova. L'uomo è riuscito ad entrare nuovamente in Italia nei mesi scorsi, violando il divieto di reingresso per 5 anni ed aggirando i controlli alla frontiera. Per lui arresto convalidato dal giudice e giudizio per direttissima prima di una nuova espulsione.