Padova, 18 dicembre 2021 – Più di trecento persone tra sindaci, consiglieri, medici e infermieri hanno partecipato oggi 18 dicembre al sit-in promosso davanti all'ospedale Madre Teresa di Calcutta di Schiavonia, il nosocomio che accolse Adriano Trevisan, primo malato morto per il virus in Italia, per protestare contro la riorganizzazione regionale che ha trasformato nuovamente l'ospedale di Monselice in Covid Hospital.
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A detta dei sindaci ci sarebbe stato tutto il tempo negli ultimi mesi per organizzare nuove assunzioni di personale medico e infermieristico e di potenziare altri ospedali del territorio. Attualmente buona parte del personale è dirottato sui pazienti Covid (17 le persone in terapia intensiva), è stata chiusa tutta la chirurgia e il pronto soccorso si è trasformato di fatto in un punto di primo intervento che non può fare ricoveri. Una ventina i sindaci presenti in rappresentanza di tutti i primi cittadini della Bassa Padovana, che si compone di un bacino di utenza di 180mila persone.
I primi cittadini di Agna, Anguillara Veneta, Arquà Petrarca, Arre, Bagnoli di Sopra, Baone, Barbona, Battaglia Terme, Borgo Veneto, Carceri, Cartura, Casale Scodosia, Castelbaldo, Cinto Euganeo, Due Carrare, Este, Galzignano Terme, Granze, Lozzo Atestino, Masi, Megliadino San Vitale, Merlara, Montagnana, Monselice, Ospedaletto Euganeo, Pernumia, Piacenza d'Adige, Ponso, Pozzonovo, San Pietro Viminario, Sant'Elena, Sant'Urbano, Solesino, Stanghella, Tribano, Vescovana, Vighizzolo, Villa Estense, Vo Euganeo, in un comunicato stampa spiegano le ragioni della mobilitazione per dire “No al Covid Hospital”
“Dopo oltre un anno e mezzo dall’inizio della pandemia, con ripetute chiusure e disservizi a livello sanitario per gli oltre 180.000 residenti nella Bassa Padovana, il territorio continua a subire la destinazione dell’Ospedale Madre Teresa di Calcutta a Covid Hospital”, si legge nel comunicato congiunto. I sindaci sottolineano “le proposte avanzate in questi mesi dalle Amministrazioni, tutte disattese, come l’utilizzo di vecchi plessi ospedalieri per la degenza dei malati Covid”
Dopo l’inascoltato appello dei 44 Comuni della Bassa il 4 dicembre scorso davanti all’Ospedale di Schiavonia, sindaci e amministratori della Bassa, il sit-in di oggi sabato 18 dicembre organizzato dal personale sanitario del nosocomio con la raccolta firme online “Salviamo l’Ospedale di Schiavonia”, il prossimo appuntamento sarà domenica 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, i sindaci della Bassa promuovono una manifestazione e chiamano a raccolta tutto il territorio davanti all’Ospedale di Schiavonia, “chiediamo a tutti di partecipare perché ci venga restituito il nostro Ospedale per Acuti ed Emergenze”.