
I giovani attori sul palco
Cavezzo (Modena), 3 febbraio 2016 – In occasione della Giornata della Memoria, la scorsa settimana, presso l’auditorium di Mirandola Rita Levi Montalcini, i ragazzi della scuola secondaria di Cavezzo hanno inscenato lo spettacolo dal nome ‘Ragazzi in fuga: da Nonantola alla Palestina’, basato sulla vera storia dei ragazzi di Villa Emma.
Storia che rappresenta una testimonianza fondamentale da tramandare alle nuove generazioni e che è oggetto del documentario ‘Salvate tutti’ di Aldo Zappalà, uscito in questi giorni in edicola con Repubblica e proiettato in anteprima in Senato mercoledì.
La vicenda ha inizio nell’estate del 1942, quando un gruppo di circa settanta ragazzi ebrei, in fuga dalla Germania nazista, arriva a Nonantola. I giovani profughi prima vengono fatti rifugiare in una villa della campagna nonantolana (Villa Emma ndr) e poi nascosti presso le famiglie del posto e il Seminario del paese. Nel giro di poco, infine, ai ragazzi vengono forniti documenti falsi validi per l’espatrio in Svizzera. La storia di villa Emma è una storia esemplare, una storia di solidarietà ed è proprio su questo punto che si è incentrato lo spettacolo delle Medie.
«Abbiamo voluto volgere in positivo la famosa frase che si trova sui cancelli di Auschwitz, in questo caso: la comunità rende liberi, è lo spirito di comunità, infatti, la collaborazione della gente comune che gioca un ruolo fondamentale per la salvezza di tanta gente» spiega la prof Pullé, che si è occupata dei testi.
Non a caso, oltre ai ragazzi, hanno partecipato attivamente allo spettacolo i cittadini di Cavezzo: Augusto Neri, proprietario della storica bottega della piazza, la famiglia Camurri che da generazioni gestisce un banco di frutta e verdura, la responsabile dell’ufficio scuola Clara Bonfatti, e il Professor Bellodi e sua moglie. I ragazzi sulla scena hanno dato prova di una grande interpretazione, in particolar modo i tre protagonisti: Cristian Persino (Boris), Matteo Camurri (Yoska) e Giulio Gubertini (Dr. Moreali).
Davvero intense anche le ragazze che hanno interpretato il coro greco accompagnando la rappresentazione con la lettura di parti di Salmi: Alessia Belloni, Francesca Bertarello e Maria Vittoria Robecco. Vincente, anche quest’anno, si è rivelato l’alternarsi di parti recitate e filmati in bianco e nero di cui si è occupato Paolo Righini.
Infine a fare da filo rosso alla rappresentazione è stata la musica - curata dalla Prof. Piva - in particolar modo la suggestiva melodia di Gam Gam. Lo spettacolo, in sala, ha convinto e commosso tutti, in particolare la preside Stefania Bigi: «E’ stata una serata emozionante e coinvolgente: perfetta la messa in scena dai costumi d’epoca alle scenografie, alle ambientazioni, commuovente il testo e struggente l’accompagnamento musicale».