PAOLO REGGIANINI
Sport

Un pugno al volto e Bertolotti rischiò la vita

L’aggressione subita da Ferrigno, la tragedia sfiorata. L’ex canarino chiuse con il calcio: si è ripreso dopo una lunga degenza

di Paolo Reggianini

Di quella partita, forse, nessuno ricorda il risultato. Quello che accadde il pomeriggio del 19 novembre 2000 allo stadio di Como, resterà per sempre scolpito nella storia del Modena. E anche nella memoria di chi scrive, costretto dagli eventi a raccontare un incredibile fatto di cronaca al posto del solito resconto calcistico.

Succede che 45 minuti dopo la fine della gara, nella zona spogliatoi alcuni notano il corpo di Francesco Bertolotti riverso a terra privo di sensi, colpito al volto da un pugno portato dall’ex compagno ai tempi del Brescello, Massimiliano Ferrigno, quel giorno giocatore del Como.

Nessun testimone avrebbe assistito alla scena preceduta da alcune urla. Si intuisce subito la gravità della situazione, Bertolotti, in fin di vita, viene portato d’urgenza all’ospedale di Lecco, mentre la squadra ignara dell’accaduto è già sul pullman diretto a Modena.

I medici lo opereranno d’urgenza in tarda serata per rimuovere l’ematoma formatosi nel cranio. Bertolotti ha una doppia frattura all’osso parietale e allo spinoide. Nella caduta avrebbe sbattuto la testa contro lo spigolo di un gradino. Di Ferrigno nessuna traccia: sarebbe scappato dallo stadio, forse impaurito. Sarà denunciato a piede libeor per lesioni gravissime e omissione di soccorso. Va detto che in quella partita Ferrigno venne espulso per una manata al volto dello stesso Bertolotti.

Una brutta storia proseguita con un lungo processo.

Bertolotti si riprenderà dopo un paio di mesi e una lunga degenza, costretto a lasciare il calcio a 33 anni. E’ giuto ricordare che stiamo parlando di un calciatore di indubbie qualità, persona splendida che De Biasi e Tosi avevano fortemente voluto in quel Modena per puntare alla serie B in un anno già difficile per la scomparsa a luglio di Gigi Montagnani.

Ferrigno molto tempo dopo scrisse una lettera per chiedere il perdono. I due però non si sono mai incontrati da quel 19 novembre.

Vent’anni dopo Bertolotti, da noi interpellato, ha risposto con un no secco alla richiesta di un ricordo di quei giorni terribili per lui ma anche per la sua faniglia.

Oggi Francesco, a 53 anni, continua ad essere un dipendente Immergas (lavorava la mattina e si allenava nel pomeriggio). Non può piu giocare a calcio dopo quell’episodio, ma allena i ragazzini riuscendo sicuramente ad insegnare la tecnica ma anche valori importanti, gli stessi che lo hanno accomagnato nella sua carriera.

Da quel giorno si inasprirono ancora di più i rapporti tra le tifoserie di Modena e Como e in particolare con il presidente lariano di allora, Preziosi.

Quella partita del 19 novembre del 2000 finì 1 a 0 a per il Como. Al termine della stagione, Modena in B (anche il Como dopo playoff), prima tappa della cavalcata verso la serie A dove Bertolotti avrebbe sicuramente meritato di giocare.