Tre gare, un solo punto conquistato, 5 gol al passivo e nessuno segnato dopo aver subito la quarta sconfitta di fila in trasferta. Il primo momento di difficoltà della stagione del Carpi è fotografato in questi numeri e nel volto scuro con cui il patron Claudio Lazzaretti ha lasciato, prima dell’intervallo, venerdì sera lo stadio ’Benelli’ di Pesaro (in foto Gerbi) dopo la seconda rete subita dalla squadra di Serpini.
Ieri per impegni di lavoro il presidente non era all’antistadio, dove la squadra ha ripreso gli allenamenti dopo un confronto con il ds Bernardi e il dg Bonzanini: la piena fiducia sia in mister Serpini che nel gruppo non è in discussione, ma la società chiede di rivedere quella foga agonistica delle prime 7 giornate, quando sotto il profilo del gioco il Carpi aveva messo sotto un po’ tutte le rivali. Perché se a livello di punti (11 in 11 gare) e di classifica (biancorossi ancora fuori dai playout) la marcia è più o meno quella che ci si aspettava, è l’aspetto del gioco che preoccupa, con un’involuzione delle ultime 4 giornate che era stata soltanto mascherata dalla vittoria col Pontedera. Di certo la squadra fra Lucchese e Vis Pesaro ha digerito male il passaggio alla difesa a tre, perdendo in produttività offensiva, carenza già acuita dalle assenze di Mandelli e Cortesi. Ora tocca a mister Serpini trovare qualche correttivo già da martedì sera con l’Arezzo, contro cui salvo sorprese ci sarà il rientro di Mandelli, che ha recuperato al 100% dal problema alla coscia e ieri ha svolto tutta la seduta con i compagni. Con lui si tornerà anche al 4-3-1-2 con la speranza di rivedere il Carpi d’assalto delle prime giornate.
Davide Setti
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