di Lorenzo Longhi
SASSUOLO
I numeri che dividono Sassuolo e Reggiana alla vigilia del derby con in casa i granata esprimono con chiarezza tutta la differenza tra le due squadre in termini di obiettivi e valori: 16 i punti in più per i neroverdi, ovvero più di quanti ne abbia incamerati la squadra di Viali sinora (15), 15 reti segnate in più (29 a 14) e 4 incassate in meno (12 a 16). Tutto più o meno secondo aspettative e previsioni, ma è l’aspetto relativo allo stato di forma delle due squadre a essere, in questo momento, pressoché agli antipodi.
Mentre infatti la Reggiana aveva iniziato ottimamente il campionato ottenendo 7 punti nelle prime tre giornate (quando, peraltro, si ritrovò anche temporaneamente al primo posto), ne ha portati a casa appena 8 nelle ultime 11, il Sassuolo ha avuto un andamento opposto: un inizio non formidabile, 5 punti in 4 gare, poi l’accelerazione con 26 nelle ultime 10 e la rincorsa, ora completata, al primo posto. Di più: 6 vittorie e un pareggio nelle ultime 7 gare per i neroverdi, mentre la Reggiana non vince dallo scorso 20 ottobre (2-0 con il Frosinone) e ha pareggiato le ultime tre contro Bari, Catanzaro e Cesena. Il Sassuolo, insomma, si troverà di fronte un avversario non così facile da decifrare. La Reggiana ha mostrato un certo carattere, anche nell’ultima gara in casa del Cesena, e può contare su una fase difensiva che regge piuttosto bene, perché sono ben dieci le squadre che hanno subito più reti dei granata in questo campionato, e si farebbe un torto al lavoro di Viali se lo si considerasse un caso. C’è, però, un problema in più, ed è il recente infortunio di Paolo Rozzio, centrale e capitano della Reggiana, il cui trauma alla caviglia contro il Catanzaro lo ha costretto all’intervento chirurgico e i tempi di recupero oggi non sono certi: per un Sassuolo che ha nella vivacità e nell’imprevedibilità offensiva uno dei suoi punti forti, ci sarà una barriera in meno, a prescindere dalle capacità di chi (verosimilmente Fontanarosa) sostituirà il leader della retroguardia granata. Con il Sassuolo, ma in scala, la Reggiana condivide invece la capacità di portare più uomini a rete.
Viali non ha un bomber, se si considera che il miglior marcatore granata è Manolo Portanova (che, con 3 reti, fa alla Reggiana ciò che Thorstvedt fa in neroverde), però in totale sono 9 i calciatori andati a segno: oltre all’ex genoano si tratta di Gondo, Vergara e Vido con 2 gol, Lucchesi, Maggio, Pettinari, Reinhart e Sersanti con una rete a testa. Ma, appunto, si tratta di un derby, e in questo senso la Reggiana vi arriverà caricata a puntino, considerando i significati che la storia recente dei due club e di ciò che vi ruota attorno ha attribuito alla partita di domani sera, ed è quello che il Sassuolo dovrà temere di più. Perché sulla carta c’è un chiaro favorito, ma poi tocca al campo definire le gerarchie.
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