STEFANO FOGLIANI
Sport

Sassuolo Prove tecniche di primato

I neroverdi fanno visita alla sorpresa Juve Stabia. Se arrivano i tre punti sarà vetta, in attesa però del Pisa

Sassuolo Prove tecniche di primato

L’esultanza di Laurientè dopo il rigore dell’1-0 realizzato nel derby contro il Modena disputato sabato scorso allo stadio ’Mapei’ di Reggio Emilia (fiocchi)

Trappola sul Golfo, per il Sassuolo, che a 72 ore dal derby torna in campo questa sera contro la Juve Stabia, insieme al Mantova una delle sorprese di questo primo scorcio di campionato. Neopromosse, come il Mantova, le ‘Vespe’ sono infatti seste in classifica, ma il Sassuolo, oltre il ‘Menti’ vede il possibile primato in classifica perché se vince sorpassa il Pisa che gioca domani, con tutto quel che ne segue. Per il niente che conta quella classifica cui in tanti, in casa neroverde, dicono di non fare troppo caso, il possibile assalto al cielo della squadra di Fabio Grosso non è un dettaglio, come non è un dettaglio il fatto che, lontano dal Mapei Stadium, il Sassuolo viaggia ad un ritmo che incoraggia ben più di quanto non incoraggi il rendimento casalingo dei campani. Undici punti in 5 gare esterne per i neroverdi – nessuno come loro – che oltre al miglior attacco ‘da viaggio’ (10 gol) hanno anche la seconda miglior difesa, mentre la Juve Stabia, in casa, ha fatto ‘solo’ 6 dei suoi 15 punti e solo in quattro hanno fatto peggio tra quelle che per definizione, ma non è questo il caso, sono o sarebbero le ‘mura amiche’. Tocca al Sassuolo consolidare questa statistica e farne valere un’altra, già scritta nei precedenti. Cinque in tutto, due dei quali al ‘Menti’, dove il Sassuolo colse una vittoria nel 2011/12 e un pari la stagione successiva a suggerire consuetudini cui si proverà a dar corso stasera. Con le cautele del caso. "Campo ostico e squadra che ha un’energia importante", aveva detto Grosso nel dopoderby occhieggiando alla partita di stasera, e riteniamo si attrezzerà a dovere in vista di una gara che lo vedrà compiere le ennesime variazioni su un undici che cambierà, necessariamente, ancora. Gestione dovuta, stanti le tre gare in una settimana: gli osservati speciali sono Boloca – che verrà con tutta probabilità preservato in vista della gara di domenica contro il Mantova – e quel Berardi il cui minutaggio cresce gara dopo gara. Per Berardinho 15’ contro il Cittadella, 30’ a Brescia e 45’ contro il Modena: il genietto calabrese ‘vede’ l’undici di partenza come meta forse non probabile, ma certo possibile. Altri movimenti, rispetto alla formazione anti-Modena, in difesa – Romagna o Muharemovic faranno posto ad Odenthal – e in mediana, dove Lipani e Obiang sono alternative quanto mai credibili a Iannoni e Ghion. Bagarre anche in attacco: staffetta certa tra Laurientè e Pierini, con Moro e Russo che insidiano Mulattieri al centro del tridente, confermando l’ampiezza di una rosa che garantisce a Grosso tutte le alternative che servono.

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