Siccome a ogni azione corrisponde una reazione, oggi è legittimo chiedersi quali saranno le conseguenze che la debacle di San Siro sul Sassuolo di Fabio Grosso. Ora, a prescindere dall’ottimismo e dalle frasi che vanno dette alla viglia (quel "non andremo a fare le vittime sacrificali" che è stato un po’ il mantra dei giorni precedenti), in fondo non è che ci si potesse realmente attendere un passaggio del turno da parte dei neroverdi: sarebbe stato un ottimo regalo, certo, sicuramente una sorpresa, ma l’eliminazione in sé non rappresenta nulla di grave o inopinato.
Diverso, però, il discorso su ’come’ questa è giunta, perché il risultato è stato netto e, per diversi minuti, il Sassuolo davvero ha dato l’impressione di essere completamente in balia di un avversario nettamente più forte – e questo lo si sapeva – ma anche più determinato e concentrato. Lascerà dunque scorie sul campionato il 6-1 di martedì sera? Difficile che sia così, perché l’obiettivo era ed è sempre stato il campionato, e dopo tutto anche la formazione che Grosso ha schierato a Milano non ha fatto che confermarlo. Diversi dei giocatori che hanno avuto una chance a San Siro, finendo per essere travolti dagli eventi, non faranno parte dell’undici che scenderà in campo con la Sampdoria domenica, e questo per loro sarà un peccato, perché non potranno (non subito, almeno) mettersi alle spalle una serata storta. Psicologicamente, per i vari Satalino, Paz, Iannoni, Caligara e Antiste, ma pure per Muharemovic e Obiang, che erano in campo da titolari anche domenica scorsa, non sarà il massimo, ma stiamo comunque parlando di 6 gol presi dal Milan, insomma qualcosa di abbastanza superabile per un gruppo nel quale, sinora, sono stati utili tutti, chi con più minutaggio, chi con meno.
Si tratta, insomma, più di una questione di immagine proiettata che di realtà: il Sassuolo che guida la B non è quello visto contro il Milan, e i rossoneri non sono la Sampdoria che, peraltro, non sta certo vivendo un periodo semplice, con Sottil in bilico e una vittoria che manca da troppo tempo. Ieri squadra e allenatore – così riportano le cronache da Genova – hanno avuto un confronto a Bogliasco prima dell’allenamento, consapevoli che un’eventuale sconfitta a Reggio Emilia sarebbe probabilmente fatale al tecnico. In tema di scorie, insomma, sembrano più pericolose quelle sulla sponda blucerchiata, mentre il post Milan, per il Sassuolo, è solo una magra figura un po’ disturbante, ma nulla di più. Per questo ciò che accadrà con la Sampdoria, con una formazione decisamente diversa e un avversario di categoria, non avrà nulla a che vedere con il rovescio di martedì. Piuttosto, il rischio maggiore potrebbe essere paradossalmente l’eccesso di fiducia derivante dalla classifica e dalla distanza con i blucerchiati, ma su questo sia Grosso che Boloca, al termine dell’ultimo derby, sono netti.
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