Sassuolo, fatali le distrazioni in difesa. La Lazio la chiude già nel primo tempo

Gli ospiti, a segno con Felipe Anderson e Luis Alberto, si limitano a gestire la partita. Neroverdi mai veramente pericolosi

Sassuolo, fatali le distrazioni in difesa. La Lazio la chiude già nel primo tempo

Sassuolo, fatali le distrazioni in difesa. La Lazio la chiude già nel primo tempo

Sassuolo

0

Lazio

2

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, Tressoldi (1’ s.t. Erlic), Ferrari, Pedersen (1’ s.t. Vina); Boloca, Racic (1’ s.t. Thorstvedt); Berardi, Castillejo (16’ s.t. Defrel), Laurienté; Pinamonti (43’ s.t. Mulattieri s.v.). All. Dionisi (Pegolo, Theiner, Missori, Lipani, Volpato, Ceide)

LAZIO (4-3-3): Provedel; Lazzari, Patric, Romagnoli, Marusic; Guendouzi (22’ s.t. Vecino), Rovella (8’ s.t. Cataldi), Luis Alberto (33’ s.t. Kamada); Felipe Anderson, Castellanos (33’ s.t. Immobile), Pedro (8’ s.t. Zaccagni). All. Martusciello (Sepe, Mandas, Hysaj, Gila, Pellegrini, Casale, Basic, Isaksen)

Arbitro: Di Bello di Brindisi (Bottegoni, Massara, q.u. Minelli)

Reti: 28’ p.t. Felipe Anderson, 35’ p.t. Luis Alberto

Note: ammoniti Pedersen, Rovella, Pedro, Luis Alberto, Cataldi, Immobile. Spettatori 15597, incasso di 206867 euro, angoli 7-5 Lazio, rec. 3’ e

La Lazio non fallisce la ‘prova del nove’, il Sassuolo sì. Gli uomini di Sarri sbancano il Mapei Stadium e tornano, per una notte, in eurozona, i neroverdi confermano un momento non brillantissimo – un punto e un gol nelle ultime tre gare – e Alessio Dionisi la sua ‘allergia’ alle pause – una gara vinta su nove – in coda ad una partita molto sofferta e poco ‘giocata’. Resa incontendibile, peraltro, già dopo i primi 45’ a causa degli errori difensivi con i quali il Sassuolo si toglie dal match. Marchiano , e imperdonabile, quello di Tressoldi che dà strada a Felipe Anderson, non meno evidente quello di Boloca, che miracola Luis Alberto, dai quali è tuttavia agevole trarre indicazioni circa le crescenti difficoltà con cui il Sassuolo prova a ‘tenere’.

La Lazio, che fin lì aveva comunque costruito i presupposti del vantaggio insidiando Consigli a più riprese, passa all’incasso, ringrazia, saluta e se ne va. Due a zero al 45’e gara, come si dice in gergo, in ghiaccio: Dionisi cambia tre uomini ma gli ospiti restano saldamente in controllo e l’idea è che il poco che i neroverdi combinano in avvio di ripresa – niente di che, a dire il vero, giusto occasioni potenziali – sia più figlio di una Lazio in gestione che non delle reali possibilità dei neroverdi di insidiare la squadra capitolina. Vicinissima al tris (pali di Cataldi e Zaccagni) e in ambasce solo quando Provedel rischia l’espulsione che l’avrebbe lasciata in 10 per oltre 30’. Il Var, però, corregge Di Bello, che aveva estratto il ‘rosso’, consegnando l’ultimo terzo di match all’accademia e il Sassuolo ad un’altra sconfitta sulla quale riflettere, da qui al derby contro il Bologna che diventa, a questo punto, partita da non perdere. Fuor di metafora….

Stefano Fogliani