Da una sosta all’altra, il Sassuolo ha raddoppiato la velocità. E se poco più di un mese fa, era il primo fine settimana di settembre la squadra di Grosso, sulla scorta di una vittoria, una sconfitta e due pareggi si interrogava, assisa sul tredicesimo gradino della classifica, oggi va alla seconda pausa stagionale ragionando su ben altre prospettive. Perché i neroverdi, alzi la mano chi non se ne è accorto, hanno cambiato marcia e se la sintesi la fanno, meglio di tutti gli altri numeri, i 10 punti raccolti nelle ultime 4 gare, che sono esattamente il doppio di quelli raccolti nelle prime quattro giornate, sono anche altri i dati che raccontano la crescita di un Sassuolo che da fine agosto ad oggi ha guadagnato 10 posizioni di classifica. Merito senza dubbio di un’intesa migliorata in un gruppo profondamente rinnovato, e immaginiamo anche di un mercato che, finalmente chiuso, ha permesso ai big più disturbati dalle voci di concentrarsi sul ‘qui ed ora’. Sarà un caso, allora, ma Thorstvedt ha segnato 3 dei suoi 4 gol dopo la prima pausa mentre Laurientè, scomparso dai radar dalla seconda alla quarta giornata, è riapparso alla quinta e nelle ultime quattro gare ha segnato due volte. Sarà un caso, appunto: non è un caso invece che dietro al ‘cambio di marcia dei neroverdi’ ci sia non tanto e non solo la nota potenzialità offensiva – 5 reti nei primi 360’ stagionali, 9 negli ultimi, il Sassuolo solo una volta non è andato in gol – ma soprattutto quella quadratura difensiva che ha trasformato una squadra che aveva subito 7 gol nelle prime quattro gare in quella che, dopo la pausa, ne ha preso appena uno in 360’ di campionato. I conti, insomma, tornano.
Stefano Fogliani
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