
Giovanni Sanguinetti è pronto alla sfida di gara 3
È stato fuori tre settimane, ma ora è pronto a rientrare, a riprendersi il suo posto in un sestetto che ha trovato la sua quadratura ma che ha bisogno delle sue percentuali in cambiopalla (nettamente il miglior centrale della regular season col 69,9% di positività in attacco) per mettere qualche dubbio in più alla Sir Susa Vim, magari quel "dettaglio che può farci vincere i set e portare la contesa su binari ancora più equilibrati".
Giovanni Sanguinetti è pronto alla sfida di gara 3 del PalaBarton, e non si dà per vinto, con la consapevolezza maturata nelle prime due sfide che basterebbe qualche particolare gestito meglio per mettere ancora più in bilico una serie che sembra chiusa, con Perugia già al match point.
Sanguinetti, partiamo da lei: finalmente possiamo dire che è tornato?
"Sì, e sono contento di tornare assieme alla squadra in un momento così importante della stagione. Ovviamente avrei preferito non dovermi allontanare, ma gli infortuni possono capitare e l’importante era rientrare e curarmi. Abbiamo fatto un buon lavoro con la società e lo staff secondo me, quindi sono felice di rientrare e spero di poter dare il mio apporto fino in fondo nelle prossime partite".
Modena ha lottato a testa alta. Non basta, contro questa Perugia?
"Nei primi due set abbiamo fatto vedere un alto livello di pallavolo anche in gara 2, giocando alla pari con una corazzata come Perugia. Certo, c’è rammarico per come è finito quel secondo set, avremmo dovuto portare la contesa sull’1-1, però abbiamo fatto capire che sappiamo che possiamo giocare a livello altissimo. Vero è che con Perugia non puoi mollare nemmeno un attimo".
Il PalaPanini finalmente era pieno?
"Modena su questo non delude mai, è stato bello sentire il calore del pubblico, sarebbe stato ovviamente ancora più bello riuscire a regalare a quel pubblico un boato di gioia".
Che gara 3 si aspetta al PalaBarton?
"Sicuramente sarà la più difficile delle partite che abbiamo affrontato fino adesso nella serie, perché siamo spalle al muro. Però possiamo usare questo ‘non ritorno’ come un vantaggio".
Cioè, ci spieghi?
"Dovremo dare tutto, in una partita da ‘o vinci o sei fuori’. Quindi non dobbiamo lasciare niente di intentato. Anche Perugia ha la pressione di dover chiudere la serie subito per non avere grane. Noi non dovremo farci sopraffare dal loro gioco, sapendo che sono molto forti, dovremo rimanere solidi nonostante il campo molto ostico".
Su cosa state lavorando?
"Sul limare quei dettagli che ci sono mancati per vincere ad esempio il secondo set, sono dettagli tecnici: spesso arriviamo vicino, o addirittura davanti nel finale dei set, ma non riusciamo a portarli dalla nostra parte. Mancano quei piccoli dettagli per invertire questa tendenza".
Alessandro Trebbi
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