
Quanto manca al Pisa per l’appuntamento con la storia? Poco, molto poco. Lo Spezia arranca, non tiene il passo dei...
Quanto manca al Pisa per l’appuntamento con la storia? Poco, molto poco. Lo Spezia arranca, non tiene il passo dei toscani e del Sassuolo. Sono al momento 8 i punti di vantaggio di Inzaghi su D’Angelo a 7 giornate dalla fine, l’ex leggenda del Milan sta per rifarlo, dopo aver portato in A Benevento e Venezia rispettivamente nel 2020 e 2017. E, nel segno del nerazzurro, per i fratelli Inzaghi potrebbe essere un anno da incorniciare.
Detto questo, il Modena avrà di fronte una squadra che ha saputo battere lo scorso dicembre al Braglia, con l’arma della verticalità grazie alle prerogative di Caso (nella foto la sua rete). Ancor prima di quel gol, però, i canarini furono bravi a reggere l’urto fisico a centrocampo: è questa la caratteristica fondamentale della squadra di Inzaghi. Touré, Piccinini, Marin, Angori costituiscono una linea mediana di assoluto valore muscolare, oltre che tecnico. Dietro la qualità fisica emerge ancor di più con Canestrelli, Caracciolo e Bonfanti e davanti Moreo, Lind e Tramoni fanno il resto. Quest’ultimo è attore di una stagione da film con 11 reti segnate, dietro lui c’è Lind con 6 e poi Moreo a 5: attacco da 22 reti, sulle 53 complessive segnate dal Pisa. Le sue fortune, la squadra costruita da Davide Vaira, le ha fatte in casa con 36 punti conquistati in 15 gare. Qui gioca molto il fattore pubblico, letteralmente risvegliato dal letargo della scorsa annata per inseguire un sogno lungo oltre 30 anni.
Una sola sconfitta, clamorosa col Cittadella, la quale può insegnare al Modena che provando a rimanere coi piedi ben saldi alla partita si può tentare il colpaccio negli spazi. Ma il Pisa subisce anche molto poco all’Arena Garibaldi (12 reti) e segna parecchio (30 reti, media di 2 a partita). Insomma, raccontata così sembrerebbe una storia difficile da toccare e da rovinare. Ma è sport e tutto può accadere. Basta crederci e giocarsela con le armi migliori a disposizione, magari giocando anche un po’ sull’emozione e la pressione che accoglierà il Pisa sabato. Arma sempre a doppio taglio.
Alessandro Troncone
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