
Ettore Gliozzi esulta dopo il gol della vittoria contro il Catanzaro (fotofiocchi)
Le statistiche modenesi hanno zoppicato da un anno e mezzo a questa parte, il primo a saperlo è lui stesso ma il modo con il quale sta mettendo piede in campo nelle occasioni concesse da Mandelli sono la prova della sua grande volontà. Ettore Gliozzi ha rialzato la testa. Non solo per il gol decisivo al Catanzaro, ma per quanto spiegato nelle righe precedenti. Ce l’ha messa tutta per farcela, pur nelle difficoltà incontrate (a partire dagli infortuni) nei contesti di formazioni sempre altalenanti, da Bianco a Bisoli e poi con Mandelli. Il secondo tempo di sabato è stato ricco di coraggio da parte sua, condito da una intraprendenza che lascia ben sperare per le ultime giornate di campionato perché il Modena aveva ed ha bisogno di contare anche su chi può essere determinante un po’ a sorpresa. Dicevamo dei numeri. Appena tre reti e due assist in 37 presenze con la maglia canarini, per demeriti e problematiche varie. Ora, la riscossa personale.
Nella settimana forse più sentita per lui, verso la trasferta di Pisa, città e squadra dove ha saputo costruirsi la miglior stagione in serie B con 10 marcature in 31 gare nel 2022/2023 prima di tornare in Emilia nel mercato di riparazione di un annetto fa nello scambio con Bonfanti. Ci sono tanti motivi, dunque, per Gliozzi per riscattare l’avventura canarina e riscattarsi. Chissà proprio da titolare sotto la torre pendente, supportato da Caso e Palumbo, due coi quali ha fatto vedere di avere sintonia. L’azione che si conclude con l’ammonizione del direttore di gara per simulazione, sabato al Braglia, è stata da manuale e, in fondo, a Ettore Gliozzi la tecnica di base e pure abbastanza intrigante non è mai mancata per fare bene. Nemmeno la sfortuna, a volte.
Potrebbe essere un nuovo inizio, breve perché ormai il campionato è al tramonto ma conta sempre e solo il presente. E il presente offre a Mandelli una soluzione offensiva da rilanciare e alla quale dare continuità, già utilizzare per disegnare un 3-5-2 definito più equilibrato con due punte di ruolo a Castellammare di Stabia. Con Pedro Mendes e Defrel non ancora al meglio, Gliozzi si candida ad essere l’uomo punto di riferimento di Pisa. Il posto giusto, al momento giusto per riscrivere una pagina diversa. E poi, un attaccante lo sa benissimo, far ricredere qualsiasi detrattore è esercizio molto stimolante. Non è mai tardi per farlo. Per cui... provaci ancora, Ettore.
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