Il mese di dicembre del Modena è iniziato sabato scorso con il pareggio del Braglia con la Salernitana. Dopo questo punto, che ha comunque firmato il quarto risultato utile per Paolo Mandelli su quattro partite da tecnico della prima squadra, da qui alla fine dell’anno solare i canarini sono attesi da quattro partite, due prima e due dopo Natale, davvero toste: non solo per la tradizionale difficoltà del campionato di B, ma perchè avranno tutte e quattro un significato particolare che ne aumenterà il coefficiente di difficoltà.
Si parte sabato prossimo, come tutti sanno, dal derby con la Reggiana al Mapei, contro una squadra galvanizzata dal bel successo di Cremona (dove i granata sono riusciti ad imporsi col risultato finale di 2-0) che le ha permesso di scavalcare i gialli in classifica. Partita assolutamente aperta e difficilmente pronosticabile come ogni derby che si rispetti, che porta però il non trascurabile tabù, per i gialli, di un campo sul quale (nemmeno col Sassuolo) mai il Modena è riuscito non solo a vincere ma neppure a segnare un gol, visto che l’ultima marcatura fu messa a segno, nell’ormai lontano 1991 (con Provitali) al vecchio stadio Mirabello. Insomma, anche la cabala sulla strada di un Modena che deve cominciare a risalire la china dopo l’ennesimo pareggio ottenuto sabato in casa contro la Salernitana.
Ma da qui alla notte di San Silvestro altre tre gare dense di significati: sabato 21, nel match prenatalizio, al Braglia arriverà un Pisa che sta viaggiando a grandi falcate nelle parti altissime della classifica, e che vedrà arrivare a Modena due ex eccellenti come Nicholas Bonfanti (ma l’attaccante a dire il vero sta ultimamente giocando poco) e soprattutto Davide Vaira, il diesse che per tre stagioni ha pilotato i gialloblù e che tornerà nel suo vecchio stadio da (almeno fino ad oggi) vincente. Ma un altro ex eccellente attenderà la truppa canarina nella gara di Santo Stefano.
Allo stadio Rigamonti di Brescia infatti Paolo Mandelli si troverà di fronte il suo predecessore Pierpaolo Bisoli, appena ingaggiato dal presidente Cellino a sostituire l’esonerato Maran. Non crediamo che il tecnico di Porretta, esonerato all’inizio del mese scorso, abbia un particolare astio nei confronti di una società e di una città con cui, per sua stessa ammissione, è stato benissimo, ma allo stesso tempo pensiamo che non sarebbe affatto scontento di avere l’occasione per prendersi una rivincita, assolutamente sportiva, ci mancherebbe.
E per concludere il 2024, il 29 dicembre arriverà al Braglia quel Sudtirol che proprio contro i gialli, alla prima giornata, ha colto una delle sue quattro vittorie stagionali. Oggi gli altoatesini viaggiano a braccetto con il Cittadella all’ultimo posto in classifica a quota 13, ma hanno individuato in Fabrizio Castori, subentrato in settimana a Zaffaroni, l’uomo della riscossa. E il tecnico marchigiano, come noto ex mister del Carpi, abituato a rivoltare come un calzino le squadre che va a rilevare, siamo certi che presenterà nel match di fine anno una squadra che, oltre ai valori tecnici che certamente ha, presenterà quella combattività e quella tigna sportiva che certamente era mancata nelle ultime settimane.
Detto tutto ciò, servirà un Modena più determinato che mai per affrontare queste quattro gare che mancano prima della sosta di capodanno, partite che, anche se non facili, dovranno regalare una nuova consapevolezza ad una squadra che ha una rosa di livello e che ha i mezzi per fare quel salto di qualità sinora mancato. Si ricomincia da sabato, e il derby contro la Reggiana può essere davvero l’occasione giusta per rimettersi a correre.
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