È il doppio ex delle panchine più illustre, Fabio Soli, costretto da una serie di contingenze e da un esonero forse troppo frettoloso ad abbandonare il suo sogno di portare in alto la Vero Volley, che domani sfiderà Modena per l’accesso alla semifinale di Coppa Italia con un altro allenatore e dopo una risalita poderosa in classifica di regular season. Un rammarico che anche oggi, a tre mesi di distanza, non si placa.
"Mi dispiace tantissimo non poter più allenare Monza – racconta Soli –. Non l’ho mai negato, questa Monza è la squadra più forte che mi sia capitata in mano da quando faccio il primo allenatore: costruita con giudizio, equilibrio, talento. E sta dimostrando di essere una squadra che vale i primi posti dietro le grandissime".
E Modena, invece, che squadra è?
"Dopo il periodo nero, culminato con quella famosa riunione in spogliatoio dopo la sconfitta con Vibo Valentia, ha trovato la sua identità. Ha alcune lacune, ma fa fronte a esse con grande tenacia e con una continuità nel gioco molto maggiore rispetto a inizio stagione".
Cosa le piace di più della Leo Shoes?
"Mi piace come indole: lotta, si conosce bene e conosce i propri limiti, sa accettarli".
I nomi caldi di Monza sono i bombardieri Lagumdzija e Dzavoronok, che ne pensa?
"Dzavoronok è un giocatore che ho allenato per tre anni e ha fatto un percorso di crescita molto importante. Quest’anno ha completato l’ultimo step, ormai è tra i migliori del ruolo ed è giovane, sta migliorando tanto anche in ricezione e difesa, mentre sul resto è un top player. Lagumdzija ha già fatto parlare di sé da alcuni anni, si muove bene e sta facendo il salto di qualità che in Turchia non avrebbe potuto fare. Secondo me ha ancora margine, ma ha picchi di prestazione straordinari, da leader vero".
Se deve fare un nome nella rosa della Leo Shoes?
"Nonostante sia stato più volte bistrattato per me Lavia è il giocatore che sta compiendo il percorso di crescita migliore: quando riesce a tenere i suoi livelli, per Modena fa la differenza. Assieme a Mazzone è quello che ha alzato più di tutti il suo volume di gioco, e si unisce ai due cardini della struttura gialloblù: Grebennikov e soprattutto Christenson, che ha capito subito con che squadra aveva a che fare".
Sarà il fisico, a fare la differenza?
"I centimetri e il peso di Monza si fanno sentire secondo me, e Modena teme le squadre molto fisiche. Ma non solo quello: Dzavoronok e Lagumdzija aprono la rete e Orduna gioca molto bene in primo tempo e pipe. Le opportunità che ha Orduna quest’anno le hanno in pochi, le sta sfruttando".
Pronostico secco?
"Vista anche la classifica vedo leggermente avanti Monza, proprio per i motivi che abbiamo detto prima. Ricordiamoci però sempre che si gioca al PalaPanini".
Alessandro Trebbi