Modena, 12 gennaio 2025 – Prima o poi (più poi che prima, si sperava) il nuovo Modena di Mandelli, costante e cocciuto per otto partite consecutive, avrebbe dovuto conoscere il termine “sconfitta”. Nessuno aveva chiesto ai canarini di vincerle tutte, ci mancherebbe altro. Tuttavia, sono sempre i modi e le situazioni vissute a fare la differenza nelle valutazioni. Insomma, qualcosina a Palermo non è andata nel verso giusto. Mettiamola così. Un solo tiro nello specchio in oltre novanta minuti di gioco, le occasioni di Pedro Mendes e Caldara sciupate per imprecisione e un pizzico di sfortuna e quegli errori difensivi che il Modena, in questa stagione, paga puntualmente come fossero tasse per una partita Iva. Perché, alla fine, ruota tutto intorno alle mancanze difensive. Senza quelle, la formazione di Mandelli avrebbe probabilmente ottenuto normalissimo pari senza lode e senza infamia. Con Botteghin titolare al centro della difesa e Defrel nel trio offensivo, il primo tempo del Modena è in sostanziale controllo. Sinonimo di buon approccio senz’altro, ma a lungo andare risulta sinonimo di poca incisività: tanto giocare, poco concretizzare. Il Palermo ha evidenti problemi emotivi.
Parliamoci chiaro, pur al cospetto di un tabù storico per il quale la vittoria manca in Sicilia da mezzo secolo, di fronte non c’è il Real Madrid. Tutt’altro. Riemergono, nel Modena, i difetti. Quanto soffre la palla alta dalla trequarti la squadra gialloblù, non solo ora. La soffre alta e tagliata, al 36’ in particolar modo perché la difesa deve riorganizzarsi a seguito di una palla inattiva e il cross di Ranocchia sfugge a Cotali e Di Pardo e alle loro spalle spunta Brunori che insacca docilmente. Il Var riflette sul gol ma non c’è il tocco di Ceccaroni che avrebbe messo in offside l’attaccante rosanero (anche un possibile stop di mano non sembra evidente alla terna e alla tecnologia). Di punto in bianco il Modena è sotto, soffrendo tutto sommato poco. Pedro, come detto, sciupa ciò che per lui dovrebbe essere pane quotidiano e ad inizio ripresa, sempre da un cross ad aggirare la difesa, Botteghin si dimentica di Le Douaron dietro di lui ed è il 2-0. Sono due errori difensivi davvero pesanti. Nella seconda frazione l’attaccante più pericoloso è Caldara, l’ex Milan si avvicina al gol. Entrano Caso, Duca, Battistella, Gliozzi e Abiuso, Gerli non stava benissimo per un problema intestinale degli ultimi giorni, Palumbo è meno pungente del solito. Il Palermo conduce in terza marcia fino al triplice fischio ed è il tema sul quale il Modena dovrà fondare la preparazione verso la sfida, delicatissima, di sabato con il Frosinone. Se questa squadra si dimentica, casualmente, di essere “velenosa”, rischia di fare pericolosi passi indietro. Sperperando le belle cose vista a fine anno.
Il tabellino
Palermo 2
Modena 0
Palermo (3-5-2) Sirigu; Baniya, Nikolaou, Ceccaroni; Pierozzi (73’ Diakitè), Ranocchia, Gomes (73’ Saric), Segre (84’ Vasic), Lund; Brunori (89’ Verre), Le Douaron (84’ Henry). A disp.: Desplanches, Cutrona, Nedelcearu, Buttaro, Peda, Appuah. All. Dionisi
Modena (3-4-2-1) Gagno; Caldara, Botteghin (76’ Duca), Dellavalle; Di Pardo (89’ Gliozzi), Santoro, Gerli (59’ Battistella), Cotali; Palumbo, Defrel (59’ Caso); Pedro Mendes (76’ Abiuso). A disp.: Sassi, Beyuku, Ponsi, Idrissi, Magnino, Bozhanaj, Alberti. All. Mandelli.
Arbitro: Bonacina di Bergamo
Reti: 40’ Brunori, 56’ Le Douaron
Ammoniti: Gomes, Dellavalle, Nikolaou, Santoro Angoli: 9 a 8. Recupero: 3’ p.t., 4’ s.t.
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