ALESSANDRO BEDONI
Sport

Modena, occasioni e difesa: i segnali positivi a Cosenza

La squadra di Mandelli può recriminare per il risultato, ma il gioco c’è stato. Sabato a Mantova una tappa importante per valutare la ’cura’ del neo mister.

Modena, occasioni e difesa: i segnali positivi a Cosenza

Caso in azione tra due giocatori del Cosenza (fotofiocchi)

Equilibrio. Questa deve essere, oggi più che mai, la parola d’ordine. È vero che abbiamo ancora negli occhi l’occasione gettata venerdì sera sul campo del Cosenza e che più o meno ognuno di noi ha pensato che le clamorose occasioni sprecate da Defrel a cavallo dei due tempi avrebbero quasi certamente aperto la strada ad un successo, e non pensiamo di dire un’eresia, meritato. Ma sul famoso latte versato, è ben poco utile piangere. E allora, passata una nottata amara a rimuginare su quello che poteva essere e non è stato, ecco che, con la mente più fresca dei giorni seguenti, quell’equilibrio di cui si diceva all’inizio ci deve guidare nell’analisi del match e del momento del Modena.

Passata la comprensibile delusione con cui il cronista e i centosettanta coraggiosi supporters canarini sono usciti dallo stadio San Vito, è giusto e corretto portare a casa quello che di buono si è visto sul campo cosentino. Al di là dei mugugni sul risultato, ci sono infatti cose positive su cui ragionare. Intanto, e questo va detto a chiare lettere, il Modena a Cosenza ha giocato, al di là degli episodi ormai visti e stravisti in tutte le salse, una buona partita. Il 3-4-3 proposto da Paolo Mandelli fin dal suo esordio in panchina con la Carrarese ha dato alla squadra un migliore equilibrio e una buona solidità, e il gioco anche al San Vito ha avuto verticalizzazioni interessanti che hanno messo in ambasce in ogni ripartenza la squadra di Alvini. E la buona quantità di palle gol create (poi le reti vanno fatte, ma questo è un altro discorso) sono il segnale che la squadra si sta mettendo sulla giusta strada. E pure a livello difensivo si sta ritrovando solidità, a parte una decina di minuti in apnea a inizio gara, il reparto arretrato, soprattutto in parità numerica, non ha sofferto più di tanto.

Capitolo Defrel. Il buon Gregorio non ha certo bisogno di noi quali avvocati difensori: le due reti facili facili fallite e l’espulsione, figlia quasi certamente della frustrazione per gli errori precedenti e comunque esagerata comminatagli da un Collu non in serata... felicissima, lo mettono, è vero, come il principale imputato, ma sarebbe assolutamente ingiusto dimenticare quella che era stata la sua partita almeno fino al gol sbagliato a fine primo tempo. Perchè sin lì il francese aveva giocato una buona gara, inseguendo e recuperando palloni, senza mai dare l’impressione di giocare con sufficienza, anzi.

Poi gli errori si fanno, e lui certamente è il primo a rammaricarsene. Defrel è un giocatore del Modena, è un capitale del Modena e soprattutto è un giocatore importante che, siamo pronti a scommetterci, saprà regalarci soddisfazioni in futuro. In conclusione, proviamo ad avvicinarsi al match di sabato prossimo a Mantova con la consapevolezza che la cura Mandelli sta dando i suoi frutti: a livello numerico, con quattro punti in due partite, e a livello di gioco. La strada è ancora lunga e il gruppone delle squadre è ancora compatto. Alla fine provare a pensare positivo non crediamo sia peccato.

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