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Antonio Palumbo, in gol anche contro il Frosinone (fotofiocchi)
di Alessandro TronconeA ciò che vi abbiamo raccontato, intorno alle intenzioni di mercato del Modena, è arrivato anche il timbro dello stesso Carlo Rivetti.
I canarini nulla faranno, sia in entrata che in uscita, a meno che non si verifichino situazioni tali per cui si dovrà mettere mano al portafoglio per sostituire un partente scontento. Per ora, così non è: "Non c’è la necessità di accelerare sul mercato – ha affermato il presidente – a meno di cambiamenti epocali, non previsti dei cambi nel nostro roster. Non si sono manifestate richieste nemmeno in uscita, quindi per ora restiamo così". Sin da inizio mercato, la volontà del Modena è stata abbastanza chiara: recuperare fisicamente tutti i giocatori infortunati, mettergli minuti nelle gambe e puntare sulla rosa a disposizione con decisione, provando a tenere tutti sul pezzo almeno fino a giugno.
Eccezioni possono essere fatte se il mercato proporrà delle occasioni irrinunciabili (come, ad esempio, il colpo last minute Caso la scorsa estate) o se, dialogando con i club di serie A, ci fossero ragazzi di prospettiva da poter ingaggiare in prestito (in tal senso, i rapporti con Torino e Atalanta, per citarne un paio, potevano aiutare). Si è parlato di una cessione di Gliozzi, ma il Modena prende in considerazione cessioni di fronte ad offerte congrue. Davanti, i canarini hanno da sempre investito in termini di fiducia sul recupero di Defrel e la titolarità di Palermo lo ha in parte dimostrato. Da qui alla fine l’ex Sassuolo dovrà essere impattante quando entra a gara in corso e non solo, perché il Modena crede di avere un giocatore che determinate partite può risolverle sia con la tecnica che con la sua esperienza. Di Pedro Mendes si è detto (può fare meglio ma quanto è dura essere una prima punta in questa squadra) e dei corteggiamenti di Palumbo anche. Per quest’ultimo il discorso è semplice, i gialli lo valutano in maniera corposa e solo di fronte ad offerte simili se ne parlerà, ma a gennaio no di certo. Una riflessione è stata fatta dopo l’infortunio di Pergreffi, tant’è che Catellani ha visionato alcuni nomi tra cui Luca Caldirola del Monza (anche dal vivo) ma con il rientro di Botteghin e la continuità di Cauz, come detto, intervenire per il gusto di farlo non è stata la via intrapresa. Questo è e sarà il gruppo di Mandelli, a meno di stravolgimenti. E così il Modena dovrà raggiungere i suoi obiettivi stagionali.
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