STEFANO FOGLIANI
Sport

Mister Grosso coccola i suoi giocatori: "Complimenti, è qualcosa di straordinario"

L’allenatore dopo l’ennesimo successo: "Ora sta a noi rendere tutto questo strepitoso ricordandoci che i giri non vanno mai abbassati"

L’abbraccio tra Berardi e Grosso all’uscita del dieci dal campo (foto Rastelli)

L’abbraccio tra Berardi e Grosso all’uscita del dieci dal campo (foto Rastelli)

I conti e le calcolatrici, Fabio Grosso, le lascia ai ragionieri. Lui si tiene la gara dei suoi e, al netto della rete subita nel finale che gli esiti del match lasciano agli almanacchi, li promuove in toto. "Perché – dice – meritano comunque i complimenti per quello che stanno facendo".

E quello che stanno facendo i neroverdi è scritto in 69 punti, figli di 21 vittorie e sei pareggi, nelle 12 lunghezze sul Pisa – che gioca oggi – e nelle 14 sullo Spezia che rimandano, appunto, alle calcolatrici. In palio, da qui alla fine, ci sono 24 punti, al Sassuolo ne servono meno della metà ammesso e non concesso lo Spezia li faccia tutti e 24. Non sarà fatta, ma quasi e ci sarà tempo, da qui alle prossime due settimane – il campionato va in pausa, si ricomincia il 29 da Sassuolo-Reggiana – per studiare quagli scenari che l’allenatore del Sassuolo tuttavia snobba. Preso com’è, e com’è giusto che sia, dal ‘qui ed ora’. Ovvero dalla prova che ha visto il Sassuolo "tenere a bada un Cittadella non semplice da affrontare, limitandone la pericolosità" e che lo ha visto tuttavia rischiare qualcosa di troppo nel finale, subendo un gol che poteva riaprire una gara già chiusa. "Dobbiamo essere bravi a tenere sempre alta la tensione, e sapere – aggiunge Grosso – che le partite vanno giocate fino alla fine: basta un episodio a cambiarle".

Il riferimento, non casuale, è al gol di Tronchin subito nel finale che non ha guastato la festa dei neroverdi ma magari, ad un perfezionista come il tecnico neroverde, qualche pensiero lo ha messo. "I giri – aggiunge – non vanno mai abbassati: è vero che ogni gara ci obbliga a spendere molte energie, ma dobbiamo cercare di aumentarli ancora". Il mantra di Grosso è che il Sassuolo stia facendo "qualcosa di straordinario" e voglia renderlo "strepitoso", quindi sono fin troppo facili da capire – e giustificare – la cautele di un allenatore deciso a tenere tutti sulla corda. E che già alla vigilia si era speso per ricordare come la gara del Tombolato avrebbe comunque presentato insidie. "Siamo stati bravi d evitarle", chiosa l’allenatore della capolista, che ‘vede’ il traguardo e sa bene che, anche se difficilmente lo dirà prima di aver tagliato il traguardo, capitalizzata la pausa del prossimo fine settimana, da qui in avanti dipende tutto dai suoi. Cui basterà, calcolatrici alla mano, meno di un punto e mezzo a partita, ammesso che chi insegue non sbagli più nulla. La pressione, dopo il primo exploit neroverde di sempre al Tombolato, oggi è tutta su chi insegue. Per il Sassuolo si tratta solo di non farsi venire il cosiddetto ‘braccino’.

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