Il tema del tifo è al centro del villaggio, e non potrebbe essere altrimenti in una piazza storica come Modena e in un palasport ‘mitico’ come il PalaPanini. Cosa ha detto la prima in casa della Valsa Group? Intanto che la risposta del pubblico è stata ancora una volta buona, 3.200 presenze in un match non di cartello come quello contro Grottazzolina non sono un numero che si può trascuare: il catino gialloblù continua ad appassionare la sua città e il suo bacino di utenti del volley, storici e meno storici. Dall’altra parte, però, la nota dolente: l’assenza di un tifo organizzato si è sentita eccome, tanto che in certi momenti (pochi a dire il vero) si sentivano di più i tifosi di Grottazzolina rispetto a quelli di Modena. Non c’erano striscioni, non c’erano tamburi, un solo megafono e nessuna macchia di colore.
E i pochi cori che ha provato a lanciare lo speaker tra uno stacco di musica e l’altro hanno trovato poco seguito. Se non ci saranno interventi o organizzazioni dell’ultimo minuto, il match di sabato contro Perugia potrebbe essere molto più critico, parlando di atmosfera. Gli umbri raramente si muovono in meno di 200 o 300, sono organizzatissimi e molto rumorosi. Come correre ai ripari? Serve assolutamente un gruppo organizzato, che abbia mezzi e voglia di tifare. In questo la società deve avere un ruolo di primo piano.
a.t.
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