Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Difficile che i designer della Puma abbiano pensato a Lavoisier, ma chi ha visto la partita Parma-Cagliari di lunedì sera avrà potuto notare come la maglia del Modena 2022-23 si sia trasformata nella terza maglia del Parma 2024-25, indossata per la prima volta dalla squadra di mister Fabio Pecchia proprio nella sfida con i sardi.
Maglia gialla in tinta unita, di un pantone del tutto simile a quello utilizzato da New Balance per il Modena due stagioni fa, girocollo blu così come sponsor, numeri e nomi dei giocatori: nelle immagini della partita di lunedì, con il Parma in campo con i pantaloncini gialli (e la squadra di Tesser andò in campo più volte con la divisa così composta), l’effetto-Modena era piuttosto evidente, favorito anche dalla somiglianza del font dei numeri stessi. Non solo: sembrano richiamarsi anche le sagome del canarino logo del Modena e quella blu del puma che fa da sponsor tecnico del Parma.
Unica reale differenza, peraltro poco visibile, il fregio parmigiano che richiamerebbe lo spartito dell’Aida. Magari sarà un successo commerciale e ai tifosi del Parma piacerà, ma quella, a livello di identità, è una maglia del Modena, e dove esiste rivalità, questo conta.
Lorenzo Longhi
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