
Il museo dei centodieci anni del Modena ha aperto ufficialmente i battenti nel primo pomeriggio di ieri. La mostra, allestita in una sala sotto la tribuna centrale, è stata completata nella tarda serata di venerdì e ha avuto un’anteprima per la stampa appunto ieri, alla presenza del presidente canarino Carlo Rivetti e della vicepresidente Ilaria Mazzeo. Curatore del museo Alessandro Simonini, certamente il maggior collezionista di ogni tempo di cimeli legati al calcio modenese, che ha ceduto tutti i suoi memorabilia alla società canarina. "Non è la prima volta che mi occupo di eventi del genere - ha detto Simonini - lo avevo fatto anche nei decenni precedenti e in particolare per il centenario. Questa volta la mostra è stata allestita al Braglia e la cosa mi inorgoglisce. Lo spazio non è molto ed abbiamo diviso la mostra per epoche, con maglie, biglietti, cartellini, foto e cimeli vari, dedicando una parte anche al tifo. Di materiale ce ne sarebbe tanto, abbiamo dovuto giocoforza centellinarlo perchè lo spazio non è molto. E poi la proprietà mi ha chiesto di non... ‘bruciare’ alcune chicche che ci saranno quando in futuro il museo avrà dimensioni maggiori e sarà collocato nella palazzina dell’ex medicina dello sport". Il presidente Rivetti, visibilmente soddisfatto, ha espresso il suo gradimento per questa iniziativa. "Come voi ho visto il museo per la prima volta quest’oggi e devo dire che ne sono davvero entusiasta. Oggi c’è qualche goccia di pioggia, meglio. Vuol dire museo bagnato museo fortunato. Spero che questa iniziativa porti i giovani a conoscere, attraverso questi cimeli, com’era il calcio".
a.b.