
SASSUOLO Non è un giocatore a fare una squadra, né un reparto. Esistono giocatori, però, il cui peso e la cui...
SASSUOLONon è un giocatore a fare una squadra, né un reparto. Esistono giocatori, però, il cui peso e la cui esperienza si sentono parecchio quando mancano, e i numeri difensivi del Sassuolo dicono che l’assenza in campo di Filippo Romagna (foto), che si bloccò durante il derby con la Reggiana, è statisticamente assai rilevante.
Il primo dato è di facile lettura, ma anche poco profondo: i neroverdi prendono infatti gol senza soluzione di continuità da quando il centrale marchigiano si è fermato, appunto 8 partite consecutive, che diventano 10 di fila senza di lui se si aggiungono le gare dell’andata con Brescia e Juve Stabia, quando Romagna rimase in panchina. La sequenza di 4 clean sheet di fila all’andata (Modena, Mantova, Sudtirol, Salernitana e Reggiana, quest’ultima almeno in parte) vedeva il centrale sempre titolare, così come quello immediatamente precedente, contro il Modena.
In generale, andando ad analizzare i dati nel complesso, tutto è ancora più netto: con Romagna in campo il Sassuolo ha incassato 9 reti in 1065 minuti, vale a dire una ogni 194’ (ma in realtà i minuti sono di più, perché non si contano i recuperi), e il dato è peraltro sporcato dai 4 gol in un colpo solo subiti con la Cremonese, con lui in campo in una serata stortissima per tutti. Ma senza di lui i gol incassati sono stati ben 16 in 967 minuti, addirittura uno ogni 60’.
Una presenza, la sua, pesante, anche per la capacità di alleggerire il peso di certe decisioni di gioco dalle spalle dei compagni di reparto, ecco perché l’assenza pesa.
l.l.
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