di Stefano Fogliani
SASSUOLO
Il Sassuolo è primo in classifica, la Reggiana sedicesima. Il Sassuolo ha 31 punti, i granata meno della metà. La squadra di Grosso ha il miglior attacco del campionato, con 29 reti all’attivo, quella di Viali di gol ne ha fatti 14, ovvero uno a partita di media. Finita qui? No, perché la Reggiana non vince dal 19 ottobre (da li in poi 3 punti in 5 gare) mentre il Sassuolo non perde da agosto (da lì in avanti 26 punti su 30 possibili) e se i dati marcano con ragionevole approssimazione la distanza tra le due squadre, ci pensa Fabio Grosso, alla viglia, ad azzerare la distanza stessa.
"I numeri non vanno in campo, e cambiano di giornata in giornata: in campo vanno due squadre che proveranno a fare del loro meglio per vincere una partita, cui sappiamo i tifosi, nostri e loro, tengono particolarmente e che andrà interpretata nel modo giusto", dice infatti l’allenatore del Sassuolo, ragionando su una partita attesa e temuta in egual misura. Attesa dal pubblico, ci mancherebbe, e temuta in quanto a suo modo paradigmatica delle insidie che propone il campionato cadetto, quello che vede le differenze di valori e di classifica spesso sovvertite da quell’imprevedibilità che è la cifra della serie B e propone sorprese a profusione.
"Giochiamo di venerdì sera, alle 20,30, in un derby fuori casa, contro una squadra che comunque ci sta aspettando e quindi tutte queste cose fanno sì che come si presenteranno gli avversari lo abbiamo ben chiaro. E abbiamo altrettanto chiaro come dovremo presentarci noi per ribattere la forza e l’impeto che metteranno gli avversari sul campo", aggiunge Grosso. Che vuole una squadra in grado di "riconoscere i diversi momenti della gara" e il cui piano anti-Reggiana su può sintetizzare con quel "dovremo essere bravi a fare una partita piena, perché il coefficiente del match che ci aspetta è altissimo".
Ha fatto cose importanti, il Sassuolo fin qua, e Grosso ne conviene, ma è già tempo di farne altre, "perché se in questi mesi siamo stati bravi a risalire, sappiamo bene che la strada è ancora lunga e tortuosa. Siamo a novembre e non è ancora detto nulla, e nulla è deciso. Quanto al primato in classifica ci dà entusiasmo, certo, ma non deve diventare superficialità e siamo ben consapevoli che nello sport non ci sono crediti. Abbiamo fatto cose buone, ma – la conclusione – dobbiamo essere bravi a continuare su questa strada e a farne altre, altrettanto buone". A partire da stasera, sembra dire Fabio Grosso: ieri era il suo compleanno, ma è oggi che i tifosi neroverdi si aspettano un regalo, dal mister. E dai neroverdi.
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