di Paolo Reggianini
In fondo valeva la pena esserci, se non altro per scoprire che il gol di Ginestra al 97’ a Brescello nel 2001, decisivo per la promozione in B, non è niente rispetto a quello che abbiamo visto ieri.
E chi c’era potrà raccontarlo ai nipoti, alle fidanzate e dire, io quel giorno c’ero. Io c’ero ad assistere ad un finale che nemmeno il più fantasioso sceneggiatore avrebbe osato immaginare.
Succede tutto nella ripresa. Gara scorbutica, il Modena non sfonda, piove al Braglia. La Reggiana vince a Fermo, l’Imolese non crolla, brutta storia. Ci pensa Pergreffi in mischia a riportare il sereno, canarini di nuovo a + 4. I granata raddoppiano, sarebbe ideale raddoppiare e mettersi al sicuro.
E qui il primo colpo di scena. Minuto 31: l’arbitro concede un rigore ai gialli poi, su segnalazione del guardalinee, cambia idea e si riparte con un corner. Non è giornata. Poco dopo altro momento chiave. Tremolada, l’arbitro, ammonisce Azzi e concede un rigore all’Imolese. Ma come? Si può assegnare una massima punizione del genere? Inutili le proteste. Cala il gelo sul Braglia. Dal dischetto De Sarlo batte Gagno e siamo 1 a 1. E’ l’87’, mancano tre minuti più recupero e la Reggiana si avvicina a - 2. Chi temeva che i festeggiamenti di inizio partita potessero non portare bene, ha il sospetto di avere ragione. Non è il migliore Modena della stagione quello che prova a rimboccarsi le maniche per cercare un vantaggio che sarebbe miracoloso.
Continua a piovere al Braglia, qualcuno inizia ad uscire, rassegnato all’idea che qui sembra tutto o quasi da rifare.
Ed ecco profilarsi all’orizzonte ciò che non abbiamo mai visto su un campo di calcio professionistico. Gagno dalla propria area prova a buttarla in avanti. La porta avversaria dista circa 80 metri. Il portiere ospite, Gianmaria Rossi, capitano dell’Imolese, che aveva appeno deviato una pallagol di Pergreffi, calcola male la traiettoria, esce dai pali per anticipare un paio di gialloblù nel disperato tentativo di agguantare la sfera. E allora succede la cosa più incredibile ed inaspettata: la palla rimbalza e supera l’estremo difensore che non riuscirà a recuperarla.
Tutto vero: gol di Gagno dalla propria porta. Un raggio di sole, vero, torna ad illuminare il Braglia. Il Modena mantiene il + 4 sulla Reggiana e senza, il capolavoro balistico di Riccardo...., ai canarini non sarebbe bastata una sola vittoria per centrare la serie B, ma addirittura due, a patto che i granata le vincessero tutte. Obbligati a conquistare 6 punti (sarebbero bastati 5 ma non si può...) per essere sicuri di tagliare per primi il traguardo. Esagerando, il gol di Gagno non vale ’solo’ 3 punti, ma addirittura 6. E’ matematica.
Ci sarebbe da raccontare anche di una partita diventata sempre più difficile con il passare dei minuti. Il diagonale di Tremolada al 5’, la traversa piena di Minesso al 15’, i tentativio di Mosti al 17’ e di Tremolada al 27’. E ancora un rigore quasi solare non concesso per una evidente trattenuta in area su Scardella. Per non parlare dei 14 angoli a 2.
Tutti dettagli al cospetto di un finale che non si dimenticherà e che entra di diritto nel nuovo museo canarino.
C’era anche De Biasi in tribuna, sarà d’accordo anche lui che il gol di Ginestra passa al secondo posto per le emozioni suscitate dal gol di Gagno deciso dal dio del calcio.