La vigilia del derby comincia a farsi sentire. Sarà una sfida importante e sentita come sempre nel passato, ma che avrà questa volta anche l’esigenza, da parte di entrambe le squadre, di dare finalmente quel colpo di coda che possa rilanciare la propria classifica. Una esigenza in questa occasione sentita forse più dal Modena che, se pur reduce da quattro risultati utili consecutivi, si è fatto superare in graduatoria proprio dalla Reggiana che ha colto, nell’ultimo turno, un successo dal grande peso specifico in quel di Cremona.
Ecco dunque che la truppa gialloblu, ancora in cerca del primo acuto esterno stagionale, affronta questo importante appuntamento con la voglia di provare a riscrivere la storia: un derby vale, a livello numerico, come le altre gare di campionato, ma allo stesso tempo ha un bottino, se conquistato, di carica e autostima senza pari. Il Modena si presenta all’appuntamento con la rosa quasi al completo, per onore di verità una situazione che Bisoli, nella sua gestione, non ha praticamente mai assaporato. Della rosa mancheranno infatti Ponsi, il lungodegente Pergreffi ed Alberti, quest’ultimo praticamente mai visto in campo se non per una manciata di minuti a Catanzaro.
A parte quest’ultimo giocatore, l’attacco è finalmente il settore al completo: è stato per settimane il reparto più falcidiato da malanni fisici, ma ora Paolo Mandelli ha veramente l’imbarazzo della scelta. Al di là della scelta se continuare anche al Mapei con la difesa a tre oppure a quattro, come si è visto nel finale del match di sabato scorso contro la Salernitana, saranno ancora una volta tre i moschettieri canarini schierati in prima linea. E qui il mister canarino dovrà trovare la quadra nel cercare di essere il più offensivo possibile senza far perdere equilibrio alla squadra.
Ovvio che si dovranno fare delle scelte, individuare chi comincerà la partita con sette giocatori di reparto a disposizione, di cui quattro vere e proprie punte, non è un compito facile, anche se le cinque sostituzioni consentite danno comunque la possibilità di variare in corsa lo schieramento di attacco. Dando per scontate due maglie da titolare a Pedro Mendes (in foto con Battistella) e Palumbo, per vedere quello che avrà la terza casacca si dovrà attendere le distinte di domani al Mapei. A meno che già oggi, nella consueta conferenza stampa prepartita, Paolo Mandelli non dia delle indicazioni che possano indirizzare la formazione.
Da parte nostra pensiamo che partire dal primo minuto con Mendes e Defrel, giocatori che hanno caratteristiche diverse, potrebbe essere una soluzione: è ovvio che con questa ipotesi potrebbe cominciare Caso dalla panchina, a meno che non si voglia arretrare il raggio di azione di Palumbo, ma non pensiamo che sarà così. A disposizione del mister canarino, a seconda dell’andamento della partita, lo stesso Caso oppure Bozhanaj potrebbero dare brillantezza nelle ripartenze, mentre sia Gliozzi che Abiuso potrebbero essere armi per subentrare a Mendes o Defrel.
A proposito di Abiuso, il giovane gialloblu ultimamente ha visto ben poco il campo, passando dalla situazione di emergenza ‘bisoliana’, quando era l’unico disponibile, a questo momento nel quale non sta giocando. Insomma, si è passati (e certo questo non è un male, anzi) dalla carestia all’abbondanza e vedremo, già da domani, quali saranno le rotazioni offensive.
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