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Derby Modena-Reggiana: la partita decisiva per il futuro a Reggio Emilia

Il Modena affronta la Reggiana nel derby più atteso dell'anno. Mandelli e Viali preparano strategie decisive per il futuro.

Chi vince svolta, i gialli e il fascino del 4-3-3

Il Modena affronta la Reggiana nel derby più atteso dell'anno. Mandelli e Viali preparano strategie decisive per il futuro.

Proviamo a dimenticare per un attimo la storia, fin troppo negativa per essere ulteriormente snocciolata. E proviamo pure ad uscire un po’ dai soliti luoghi comuni che accompagnano una partita del genere. Ovvero quelle canoniche frasi che recitano: "Un derby è sempre un derby", oppure "i derby non si giocano, si vincono" o, per chiudere in bellezza "un derby sfugge ad ogni pronostico". Pure gli allenatori, Mandelli e Viali, non hanno mancato l’appuntamento con le dichiarazioni del caso. Ma fa parte del gioco ed entrambi sanno e sapevano che caricare troppo di aspettative poteva essere rischioso.

La verità è che il Modena (e di riflesso la Reggiana) si gioca tantissimo nella partita più attesa dell’anno, quasi si potrebbe dire che una buona fetta di rilancio, di svolta o di salvezza passa dalle parti di Reggio Emilia perché l’obiettivo deve essere per forza provare ad arrivare al giro di boa con 4 o 5 punti nelle 3 partite che restano alla fine del girone d’andata. Perché, si sa, in quello di ritorno inizia una storia totalmente diversa.

Arrivando al campo, Mandelli sembra al punto di un "vorrei ma non posso". Il 4-3-3 intriga, eccome. Ma vorrebbe dire concedersi il lusso di inserire le tre punte più Palumbo a centrocampo e i dubbi che il Modena possa reggere questo tipo di schieramento sono ancora troppi. Ad ogni modo, sappiamo che il tecnico ci sta pensando, anche per provare a schierarsi a specchio con la Reggiana (che utilizza un 4-3-3) e tentare di avere la meglio negli uno contro uno e negli spazi stretti, cosa che i canarini a tratti hanno saputo fare con la Salernitana.

I tre difensori sembrano intoccabili, con il rilanzio di Cauz la difesa a tre è diventato un marchio di fabbrica per tanti motivi tattici. Il vero dubbio riguarda la fascia destra, l’infortunio di Ponsi costringe Mandelli a riflettere sulle possibilità a disposizione. Considerando la stagione sotto le aspettative di Di Pardo, chissà che la sorpresa non sia Magnino o Battistella, quest’ultimo già utilizzato così con la Carrarese. Pedro guida l’attacco, Palumbo e Caso a supporto, Defrel prontissimo a deciderla quando chiamato in causa.

Ma, dilungarsi troppo sulla formazione, oggi, non è il caso. Gli uomini saranno più o meno questi, il modulo... chi lo sa. Serve andare un po’ oltre i numeri, pur dando peso all’importanza delle idee di gioco. Questo è il bivio della stagione. O si cade o ci si rialza. O si cambia la storia o la si ripete, per l’ennesima volta. Dentro o fuori. A Reggio si scrive parte del futuro prossimo.

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