Andrea Sottil (foto), dicono da Genova, da dove domani nel settore sopiti del Mapei Stadium sono attesi non meno di 2mila tifosi blucerchiati, si gioca la panchina. Il Sassuolo si gioca, vincendo ovvio, la possibilità di consolidare il primato – vanno in campo, i neroverdi, dopo Pisa e Spezia, ovvero gli inseguitori più immediati – e di eguagliare il record di vittorie, a questo punto del torneo, che appartiene, oltre che alla Juventus del 2006/07, anche allo stesso Sassuolo del 2012/13. Difficile capire che abbia più da perderci, tra Sottil e Grosso, domani al Mapei Stadium, facile immaginare che le le scelte di entrambi andranno di conseguenze. Il tecnico neroverde, metabolizzato il rovescio del Meazza, ha scelte obbligate al centro della difesa, dove non si prescinde da Odenthal e Muharemovic (Romagna e Lovato sono out), ma solo lì. Certe le presenze in mediana di Boloca e Thorsvedt, con Iannoni, Obiang e Ghion in lizza per l’altro posto a centrocampo, per Grosso si tratta di far quadrare i conti nel tridente, dove in lizza ci sono Berardi, Laurientè e Pierini, oltre quel Mulattieri che chissà se verrà sacrificato ad un assetto con ‘falso nueve’. C’è ancora la rifinitura di oggi per prendere le ultime decisioni: ne approfitteranno, prevedibilmente, tanto Grosso quanto Sottil, che le ultime riserve le scioglieranno solo all’ultimo. L’allenatore blucerchiato ritrova Coda, che dovrebbe andare in panchina, studia il rientro di Veroli per una difesa ancora orfana Bereszynski e Romagnoli e la presenza dal 1’ di Pedrola, con Tutino e Akinsanmiro alle spalle di La Gumina, e Leonardi possibile outsider. L’assetto sarà un 4-2-3-1 con tutta probabilità speculare a quello che Grosso cucirà addosso ai neroverdi. Arbitra Maria Sole Ferrieri Caputi: il suo bilancio con i neroverdi – arbitrando i quali esordì in A, il 2 ottobre 2022 – è perfettamente simmetrico, ovvero una vittoria, un pari e una sconfitta.
Stefano Fogliani
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