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Dentro la partita. L’infermeria si svuota. Bonfanti ’insidia’ Falcinelli

L’aria natalizia ha portato con sé anche alcune belle notizie. Emergenza quasi definitivam...

L’infermeria si svuota. Bonfanti ’insidia’ Falcinelli

L’aria natalizia ha portato con sé anche alcune belle notizie. Emergenza quasi definitivamente rientrata, Bianco può riabbracciare tutti tranne Gerli, per lui servirà un lavoro più specifico sia dei medici che della magia natalizia proprio per riaverlo in campo il 23 dicembre contro la Cremonese o Santo Stefano a La Spezia.

Nel frattempo, il Modena si affida alle certezze lasciate in dote dai due derby con Parma e Reggiana e fa scorta di forze fresche che, sul finire dell’anno, non fanno di certo male. Perché, dice bene Bianco, gli ultimi 4 impegni del 2023 non sono banali e potranno dire ai canarini se nel 2024 l’obiettivo potrà davvero essere il raggiungimento di un posto nobile nella corsa playoff, considerato che nel girone di ritorno inizia sempre un altro campionato (almeno così siamo stati abituati a sentire). Allora, a Como, la squadra di Fabregas sarà professore molto severo di fronte all’alunno gialloblù che nel primo quadrimestre si è comportato molto bene ma che quasi non può rilassarsi altrimenti rischia di rovinarsi le feste. Un campione del mondo da una parte, un umilissimo stratega della panchina dall’altra che ha conosciuto già una buona gavetta da quando ha iniziato mentre l’allievo di Guardiola, beh, tanta strada non ha dovuto farla per arrivare già alla sua prima panchina professionistica.

Tuttavia, lo spagnolo ha dimostrato intelligenza nel proseguire il lavoro di Longo e mettendo a piccole dosi i suoi concetti di calcio. Così come ha fatto Bianco nel Modena. Pur avendo ritrovato diversi giocatori, l’unico a riprendersi la maglia da titolare sarà Gagno. Il titolare è tornato a disposizione e Seculin non sta bene, per lui un infortunio alla coscia destra in settimana. Davanti a lui la conferma dei 4 difensori dell’ultimo periodo, Ponsi e Cotali sugli esterni, Pergreffi e Zaro al centro. Bianco non si sbilancia quasi alla vigilia, ma diventa difficile pensare che possa toccare qualcosa dalla cintola in su viste le buone prestazioni. Palumbo in regia, Duca chi lo smuove, Magnino è l’equilibratore che chiude sempre il cerchio. Tremolada sulla trequarti perché Bozhanaj non ha ancora lo status di titolare di questa squadra e ci mancherebbe, meglio goderselo così e lasciarlo crescere. Falcinelli e Manconi davanti con Bonfanti che potrebbe però scalzare l’ex Sassuolo last-minute. Più esame di tanti altri esami. La componente psicologica sarà determinante, per capire se la maturità acquisita nei due derby accompagnerà ancora il Modena nei 4 scontri, decisivi, di fine anno. Per le ambizioni e per il mercato.

Alessandro Troncone