Modena, 6 ottobre 2024 – Il gusto un po' amaro delle cose perdute, cantava Gino Paoli. Per il Modena il sapore di beffa ce l'hanno di due punti persi (quasi) sul filo di lana, e il dolce della prima vittoria esterna del campionato è sfumato quando la fetta di torta era lì pronta per essere mangiata.
Peccato, perché il Modena, incerottato dalla cintola in su (l'unico attaccante in panchina era Alberti, recuperato in extremis e buttato nella mischia nei minuti finali), ha giocato una partita tutto sommato gagliarda, nella quale però ha subito le due reti dei calabresi proprio nei momenti in cui pareva avere in mano la gara.
E' successo nel primo tempo, quando il primo tiro in porta del Catanzaro, una bella girata da fuori di Situm scaturita da un gran salvataggio di Caldara quasi sulla linea di porta, ha punito i canarini che stavano governando le cose; ed è successo all'89', quando ha subito il gol beffa del pari dopo una ripresa giocata sicuramente meglio dei padroni di casa.
Dopo il 2 a 2 di Cesena è arrivato così un altro pari in trasferta con lo stesso punteggio, che ha come denominatore comune gli stessi rimpianti. In Romagna l'inferiorità numerica per il rosso a Caldara, al Ceravolo il dimenticarsi di non far muovere in area, su un calcio da fermo, uno dei migliori colpitori di testa della cadetteria come La Mantia.
La gara, condizionata da quel vento che spesso spira dalle parti di Catanzaro, alle spalle del Modena nella prima frazione e contro nella seconda, dopo un inizio in cui soprattutto i padroni di casa non affondavano, ha visto il Modena sbandare dopo la rete di Situm, ma sfruttare immediatamente (grazie anche al vento che ha mandato in corner un pallone c he sembrava essere facilmente controllato da Antonini) la prima occasione con il guizzo di Abiuso che sfruttava a dovere la parabola tagliata di Palumbo.
1 a 1 all'intervallo, poi nella ripresa i gialli, oggi in bianco, prendevano in mano le redini della gara giocando palla a terra e confezionando, dopo una decina di minuti, un contropiede micidiale a tre tocchi che permetteva a Palumbo di servire Idrissi che batteva Pigliacelli.
L'inerzia del match pareva girare definitivamente dalla parte dei canarini, che si vedevano anche annullare (giustamente) una rete di Abiuso per un fallo di Idrissi fischiato dall'incerto Collu di Cagliari con colpevole ritardo.
La gara sembrava comunque indirizzata per il meglio, ma la squadra, colpevole di perdere qualche metro di campo sugli assalti di un Catanzaro più generoso che lucido, concedeva al 44' il corner fatale che, come detto, consentiva a La Mantia di sorprendere da dietro Idrissi e fulminare Gagno.
E stava per scapparci anche la beffa, quando un contatto sospetto assai in area tra Zaro e Pittarello non regalava un penalty, non fischiato dall'arbitro supportato anche dal Var.
Al 95' tutti a casa con un punto a testa, e che la sosta porti consiglio, e il recupero di uomini importanti, al Modena.
Il tabellino
CATANZARO 2
MODENA 2
CATANZARO (3-5-2): Pigliacelli; Scognamillo, Antonini, Bonini (12' st Btighenti); D'Alessandro (37' st Seck), Pompetti (12' st Pontisso), Petriccione, Koutsoupias (24' st Compagnon), Situm; Biasci (24'st La Mantia), Pittarello. In panchina: Dini, Turicchia, Ceresoli, Volpe, Buso, Coulinaly, Cassandro. All. Caserta.
MODENA (4-2-3-1): Gagno; Dellavalle (31' st Di Pardo), Caldara (17' st Pergreffi), Zaro, Cotali (31' st Botteghin); Magnino, Santoro; Palumbo, Bozhanaj (17' st Battistella), Idrissi; Abiuso (37' st Alberti) . In panchina: Sassi, Bagheria, Beyuku, Cauz, Duca, Oliva, Zidouh, All. Bisoli
Arbitro: Collu di Cagliari (Del Giovane/Belsanti)
Marcatori: 28' pt Situm, 34' pt Abiuso, 11' st Idrissi, 44' st La Mantia.
Note: spettatori 8394. Angoli: 5-8 Ammoniti: Bonini, Dellavalle (gf), Idrissi, Pittatrello (cnr) Recupero: 2' pt , 5' st
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