ROSSANO DONNINI
Sport

Bianco "Ingiusto giocare senza i nostri tifosi"

Il mister: "Se la trasferta è stata negata un motivo ci sarà. Ma servono soluzioni, come in Inghilterra". E sul match: "Fabregas sa ciò che fa"

Bianco "Ingiusto giocare senza i nostri tifosi"

’Il sorpasso’ è un memorabile film del 1962 diretto da Dino Risi e magistralmente interpretato da Vittorio Gassman e da Jean-Louis Trintignant. Il sorpasso del Modena di Bianco e Pergreffi sul Como di Fabregas è il film che vogliono vedere in tivù i tifosi gialloblù che nella città lombarda non possono andare. Ma non sarà un’impresa facile, lo conferma anche Paolo Bianco: "Fabregas ha cambiato la squadra nel giro di tre settimane e questo vuol dire che sa quello che fa. È un Como diverso da quello di Longo, che stava facendo bene. Sono due squadre dalle identità completamente diverse, sarà una partita difficile e noi dobbiamo essere pronti. Ogni squadra ha bisogno dei propri supporter sia in casa che in trasferta, non mi sembra giusto che Como sia negata ai nostri tifosi ma se lo hanno fatto un motivo ci sarà. Però per evitare tutto questo dobbiamo trovare soluzioni, come hanno fatto in Inghilterra".

Torna a disposizione Riccio: è possibile una difesa a tre?

"Riccio può fare tanti ruoli, è un giocatore duttile, come lo stesso Ponsi, e per noi allenatori avere questi giocatori è un vantaggio enorme".

Ponsi può essere una soluzione definitiva?

"Fabio è un giocatore intelligente e a me piace lavorare coi giocatori intelligenti. Può ricoprire tanti ruoli del reparto arretrato, ha avuto una crescita considerevole, l’importante è che non si accontenti".

È possibile un ulteriore salto di qualità della sua squadra?

"Sono curioso di vedere quello che riusciremo a fare nelle prossime quattro gare, a cominciare da Como. È una partita importante per capire chi siamo, qual è il nostro livello mentale".

Bianco e Fabregas: allenatori si diventa o si nasce?

"Per il percorso che ho fatto mi sento nel posto giusto nel momento giusto. Se Fabregas ha scelto di fare questo salto dopo appena tre mesi che ha smesso di giocare è perché si sente pronto. Gli allenatori si giudicano dai risultati, se Fabregas continuerà a fare bene troverà tante porte spalancate, se invece andrà male qualcuno dirà che non è in grado di allenare, anche se non è giusto".

Bozhanaj può insidiare Tremolada e nel caso ci fosse questo dualismo sarebbe un arricchimento o un problema di gestione?

"Un arricchimento, Bozhanaj può giocare al posto di Tremolada ma in tante altre posizioni. Le sue caratteristiche mi permettono di impiegarlo in diversi ruoli e in tanti momenti della gara. È un giocatore con caratteristiche diverse dagli altri, calcia il pallone come i giocatori di altissimo livello".

Servono rinforzi?

"Prima della pausa abbiamo ancora quattro partite difficili che ci diranno quale parte reciteremo in questo campionato. Potrebbe arrivare qualcuno, ma potrebbe anche esserci chi non è contento di stare qua, che vuole andare via e che in qualche modo dovremo sostituire".