Andrea Giani firma per tre anni Ora aspetta la conferma di Zaytsev

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Alessandro Trebbi

ANDREA Sartoretti era ancora in piena attività, ma non titolare, quel maledetto 16 dicembre 2008, il giorno in cui le strade di Andrea Giani e di Modena si divisero dopo 12 anni vissuti fianco a fianco, prima col fuoriclasse di Sabaudia giocatore e bandiera e poi allenatore.

Era la fine burrascosa (dopo una sconfitta interna 3-1 patita dal modesto Yoga Forlì) della prima esperienza sulla panchina del ‘Giangio’. Poco più di dieci anni dopo Andrea Giani torna ufficialmente a sedersi sulla panchina più prestigiosa d’Italia, chiamato proprio da Andrea Sartoretti dopo un lungo inseguimento reciproco che per un soffio non si è concretizzato lo scorso anno.

Ci torna più maturo, dopo tante stagioni nella massima serie, con casacche sempre più prestigiose: prima Roma (dove ha allenato Ivan Zaytsev, ritrovandolo in Nazionale), poi Verona per quattro stagioni (e un altro addio a stagione in corso il 16 dicembre 2016) e infine Milano, negli ultimi due anni.

RISPETTO alla prima esperienza è più pronto Andrea Giani, con anche la gavetta nella Nazionale italiana come assistant coach e le prestigiose apparizioni sulle panchine della Slovenia e della Germania (di cui è tuttora ct) grazie alle quali si è messo al collo due argenti europei.

Del Giani giocatore non c’è nemmeno bisogno di parlare, i suoi tre ori Mondiali azzurri, i due argenti olimpici, i cinque scudetti e le due Coppe dei Campioni parlano per lui. Del Giani allenatore invece ci sarà molto da scoprire, perché quello che inizierà a ottobre sarà una sorta di ‘ritorno dello Jedi’, un allievo pronto per il salto definitivo nel mondo dei grandi dopo essere stato cresciuto da un maestro d’eccezione, cui ha dedicato le prime parole da nuovo tecnico gialloblù.

«Allenare Modena dopo Velasco è un onore – si legge nel comunicato diffuso dalla società –. È stato ed è un grande, un maestro cui io e molti altri dobbiamo tanto. Sono pronto per questa nuova, bellissima avventura in una città come Modena, che rappresenta qualcosa di unico al mondo».

IL CONTRATTO di Giani è triennale, segno che ancora una volta Catia Pedrini e Andrea Sartoretti vogliono fare sul serio, darsi stabilità: sarà la volta buona, dopo tre stagioni tutte conclusesi col cambio in panchina?

La squadra che Giani avrà in mano sembra oggi avere una fisionomia molto probabilmente definita.

Da Varsavia comunicano che Kurek non sarà l’opposto dell’Onico, e così tutto fa pensare che il suo passaggio alla Lube sia l’opzione più scontata.

Ci saranno da chiarire rapporti e situazioni, ma oggi come oggi l’ipotesi che Zaytsev rimanga al suo posto è molto concreta.

Rimarrebbero da decidere così il terzo martello (rimarrà Kaliberda, già titolare nella Germania di Giani?) e il resto della panchina, con Anderson, Bednorz, Holt, Mazzone, Rossini e ovviamente Christenson titolari.