Paolo Mandelli ha preso possesso del ruolo di allenatore del Modena ieri, alla ripresa degli allenamenti. A benedirne l’interim, perché di questo si tratta, è stato direttamente Carlo Rivetti che lo ha presentato come l’uomo giusto per preparare al meglio la sfida con la Carrarese, e di fatto a Mandelli, al momento, si chiede questo: tamponare gli effetti delle cadute più recenti e, magari, portare 3 punti (che, nel caso, consentirebbero anche di superare i toscani, in una classifica piuttosto corta lì dietro) prima di lasciare al nuovo allenatore due settimane in cui potrà sfruttare la sosta, per conoscere la squadra e portarla alla trasferta del 22 novembre a Cosenza. Per il resto, oggi è difficile pensare che Mandelli possa andare oltre, anche perché la società si è già mossa nella valutazione di alcuni profili e ha avuto più di un contatto, ma vuole pensarci bene.
Il punto è che, sebbene il Modena non abbia problemi di tipo economico, il club al momento ha due tecnici sotto contratto, entrambi con il contratto in scadenza il 30 giugno 2025: oltre a Bisoli, infatti, anche Paolo Bianco è ancora legato al Modena, e ciò invita a fare valutazioni sulla durata e sulle opzioni dell’accordo che verrà offerto al prossimo tecnico, ma anche sul progetto, giacché avrebbe poco senso ragionare solo sino a giugno. Già, ma chi sarà il nuovo allenatore? I nomi dei papabili sono stati fatti tutti, e Leonardo Semplici (foto) rimane il preferito, per diversi motivi, non ultimo quello di avere vinto il torneo nell’unica occasione nella quale gli si è presentata la possibilità, nel 2016-17 con la Spal. Solo che, successivamente, ha sempre allenato in A, e ciò ha inciso sulla portata del suo ingaggio. Non solo, su Semplici gravita anche l’interesse del Lecce e qualora i salentini dovessero farsi concretamente avanti, la situazione, per il Modena, peggiorerebbe assai. Le opzioni Breda e Bucchi restano fattibili, se il Modena decidesse davvero di affondare: oltre a richieste economiche più basse, hanno anche meno probabilità, rispetto a Semplici, di attendere una eventuale panchina nella massima divisione. Gli altri nomi usciti in questi giorni restano sullo sfondo, ma non è necessariamente detto che l’identità dell’allenatore venga annunciata a breve, se non altro per evitare a Mandelli la sensazione, da parte dei giocatori, di essere comunque destinato a farsi da parte, alla luce dell’importanza della sfida di sabato al Braglia.
Lorenzo Longhi
Continua a leggere tutte le notizie di sport su