di Lorenzo Longhi
SASSUOLO
Ci sono 12 punti di distanza, oggi, tra il Sassuolo e il Sudtirol che sabato ospiterà i neroverdi a Bolzano. Dodici punti e 28,7 milioni di euro, se la differenza si va ad analizzare a livello di costi salariali delle squadre, in quella particolare classifica che posiziona i club in un continuum che va da quella che spende complessivamente di più per gli ingaggi a quella che, al contrario, spende di meno. I dati sono noti ormai da alcune settimane, da quando la Lega B ha pubblicato l’ammontare degli ingaggi delle varie società e si è avuta la certezza della presenza, in cima, del Sassuolo, con una spesa pari a poco meno di 33,34 milioni. Ecco: il Südtirol, in questo senso, è parecchio staccato, e con i suoi 4,74 milioni si situa al diciannovesimo posto su venti, con il solo Cittadella a spendere meno.
Ora, le considerazioni che possono scaturirne sono diverse, e del resto è abbastanza scontato che sia così, in virtù dell’obiettivo dichiarato del Sassuolo e delle conseguenti mosse di mercato, nonché di una serie di contratti fuori parametro per la B, ma semplicemente perché stipulati in A. Situazione del tutto diversa per il club altoatesino, tuttavia già questo primo terzo scarso della stagione non mente, e le differenze contrattuali si stanno traducendo anche in classifica, ma attenzione: un conto è il rendimento nell’arco di un’intera stagione, altro è il singolo incontro, sul quale rischiano di pesare una serie di fattori contestuali che poco hanno a vedere con l’aspetto più generale.
Il Sassuolo questo aspetto lo ha appena esperito nella pratica domenica, affrontando un Mantova la cui spesa per gli ingaggi è di fatto sovrapponibile a quella del Sudtirol (giusto un minimo superiore: 4,78 milioni): ebbene, ne è uscita una partita non semplicissima, nella quale i neroverdi la vittoria l’hanno meritata e sudata, perché in campo poi la partita è rimasta aperta sino al fischio finale e non era parsa poi così scontata nonostante le differenze che, appunto, lasciavano presagire la risoluzione in favore dei ragazzi di Grosso. Il Sudtirol ha peraltro cambiato allenatore in settimana, e siccome certe dinamiche finiscono per incidere a livello psicologico, il Sassuolo verosimilmente si troverà al cospetto di una squadra più motivata, se non altro per la possibilità che hanno i giocatori di mettersi in mostra con il nuovo tecnico, Marco Zaffaroni, ed eventualmente cambiare gerarchie che in precedenza sembravano definite. Per questo ai neroverdi, ingaggi o meno, si chiede di restare sul pezzo.
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