Modena, 22 giugno 2019 - Dieci minuti di inferno su Modena città, ma anche nelle zone limitrofe come a Congento, a Castelfranco, nella zona di Magreta, a Nonantola. Grandine (video) con chicchi come palline da tennis si sono abbattuti sulle auto e sui passanti. Sono trenta le persone al pronto soccorso tra Baggiovara e Policlinico, non ci sono feriti gravi. Centinaia le auto danneggiate, molte hanno subito la rottura dei cristalli. Diversi anche gli alberi caduti in tutta la città.
Il maltempo di oggi era annunciato e la Protezione civile regionale aveva diramato un'allerta gialla.
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Il fenomeno del downburst: venti fino a 111 km/h
L'osservatorio geofisico dell'Università su Facebook spiega: violento temporale con grandine di grosse dimensioni e forti raffiche di vento di downburst a Modena, primi dati: non si è trattato di tromba d'aria ma appunto di vento discendente dalla nube temporalesca, tecnicamente denominato downburst. Il dato saliente è la velocità del vento, che ha raggiunto i 111 km/h nei nostri anemometri professionali presso il torrione. si tratta della seconda massima velocità in assoluto mai registrata presso il nostro osservatorio a un passo dal record assoluto di 112 km/h il 24 luglio 2004 sempre durante un temporale.
Le precipitazioni raccolte dal pluviometro ammontano a 14 mm, ma il dato appare sottostimato proprio per il vento che rendeva la pioggia quasi orizzontale. Altri dati da altre stazioni meteo della rete dell'osservatorio Geofisico del Dief Unimore: presso la stazione sperimentale sul terrazzo del policlinico, l'anemometro hja toccato la velocità massima di 112 km/h. La stazione di Modena Campus ha registrato un vento inferiore, 61 km/h, con 13.7 mm di pioggia, ma intensità istantanee di precipitazioni veramente elevatissime, dato che dovremo controllare e validare nei prossimi giorni.
A Reggio Emilia si registrano 33.2 mm di precipitazioni. Le temperature da valori attorno a 27-28°C a 17-18°C, ma gia da domani risaliranno, torneranno a 30-31°c e la prossima settimana si concretizzerà la prima intensa ondata di caldo dell'estate 2019, che portara a metà settimana i termometri a 36-38°C.
Ghirlandina chiusa
Nel pomeriggio è stato necessario chiudere al pubblico la Torre Ghirlandina per l'acqua che, entrando dall'alto, scorreva sulle scale. Gli operatori hanno ripristinato le condizioni di sicurezza e domenica la Ghirlandina sarà regolarmente aperta per visitatori e turisti.
Maltempo: agricoltura in ginocchio
La grandine, il vento e la forte pioggia a Modena "hanno flagellato i vigneti e il grano all'inizio della mietitura". Lo segnala Coldiretti Modena parlando in particolare di Baggiovara, Portile e Villavara per estendersi fino a Campogalliano, Montale e Magreta. Ad essere colpiti "sono stati soprattutto i vigneti che nella zona di Magreta sono stati completamente imbiancati dalla grandine". In alcuni casi, infatti i chicchi di grandine erano "più grandi di una pallina di golf" e hanno provocato "la caduta di grappoli, foglie e tralci con gli acini che, se non si sono staccati, hanno subito lesioni tali da non poter essere riassorbite con conseguente minore produzione".
Danni anche ai pereti con alberi spogliati e frutti caduti, al frumento che è stato allettato proprio all'inizio della mietitura, e a mais e sorgo che sono stati completamente defogliati. "A causa delle forti raffiche di vento, si segnalano anche alberi spaccati e rotture di rami". La grandine, sottolinea il presidente di Coldiretti Modena, Luca Borsari, "è l'evento più temuto dagli agricoltori nelle campagne in questo momento perché i chicchi si abbattono sulle coltivazioni proprio all'inizio della stagione mandando in fumo un intero anno di lavoro. Solo nei prossimi giorni saremo in grado di fare una stima dei danni".
Certo è che "l'evento disastroso di oggi non fa che aumentare il drammatico conto dei danni nelle campagne dopo una primavera pazza".