REDAZIONE MODENA

Sale a 3,4 milioni l’utile della Sanfelice 1893 Banca Popolare

È stato proposto un dividendo di 0,15 euro per azione

Modena, 23 marzo 2024 – Oggi si è tenuta l’Assemblea ordinaria dei soci di Sanfelice 1893 Banca popolare, tenutasi presso il PalaRound di San Felice sul Panaro, con la partecipazione di 388 soci. Durante l’assemblea è stato approvato il bilancio di esercizio 2023 che mostra un utile netto di 3,449 milioni di euro, in crescita del 45,8% rispetto all’esercizio 2022.

La Banca Popolare Sanfelice 1893 ha registrato un aumento dell'utile
La Banca Popolare Sanfelice 1893 ha registrato un aumento dell'utile

Il risultato di esercizio segna un traguardo importante, consentendo anche la distribuzione del dividendo a soci e azionisti, nella misura di 0,15 euro per azione. Il patrimonio, principale valore della Banca, per effetto dell’utile registrato nel 2023, unitamente alle variazioni delle riserve patrimoniali da valutazione, ha evidenziato un incremento del 6,6% passando da 64,3 milioni a 68,5 milioni di euro.

La raccolta totale da clientela (diretta più indiretta) si attesta a 1,3 miliardi di euro, in crescita rispetto all’anno precedente, trainata dal + 21,33% della raccolta indiretta, passando da 476,1 milioni a 577,7 milioni di euro.

La raccolta diretta da clientela si attesta a 736,3 milioni di euro e gli impieghi alla clientela chiudono a 846,8 milioni. Il Total capital ratio, principale indicatore di solidità patrimoniale che misura il rapporto tra il patrimonio di vigilanza della banca e i crediti concessi ai clienti ponderati per il rischio, sale al 16,74%, contro il 15,90% dell’esercizio precedente.

In continuo miglioramento anche l’Npl ratio ossia il rapporto tra i crediti deteriorati e il totale dei crediti concessi che, al netto dei “mutui sisma 2012”, scende al 5,1% rispetto al 6,1% di fine 2022. I crediti deteriorati al netto delle rettifiche effettuate registrano, infatti, una diminuzione del -26,8% sull’anno precedente.

La qualità del credito trova conferma anche nel Texas ratio, indicatore sintetico in grado di stabilire se una banca è in grado di coprire con le sue risorse il rischio di credito, che diminuisce al 34,5% rispetto al 45% dell’anno precedente. L’intensa attività di intermediazione di crediti fiscali edilizi (c.d. Superbonus 110% e altri bonus) ha contribuito in modo significativo, insieme alle dinamiche dei tassi, al margine di interesse che registra un +14,33% rispetto al 2022, attestandosi a 20,64 milioni di euro.

Il margine di intermediazione chiude a 28,9 milioni di euro, con un + 18,3% rispetto all’anno precedente. Il bilancio 2023 conferma, quindi, il proseguimento della banca nell’attività di rafforzamento patrimoniale, qualità degli attivi, gestione dei rischi e consolidamento della redditività.

“I risultati conseguiti marcano un percorso intrapreso e portato avanti in un arco temporale di quattro anni nei quali la Banca ha saputo recuperare sia sul fronte del rafforzamento patrimoniale sia sul consolidamento della marginalità”, ha dichiarato il presidente del consiglio di amministrazione, Flavio Zanini.

Oltre al presidente, hanno partecipato all’assemblea gli altri membri del consiglio di amministrazione: il vice presidente Mario Ortello, il segretario Alberto Bergamini e i consiglieri Raffaella Manes, Paolo Di Toma, Tiziano Rovatti e Stefania Silingardi; il direttore generale Vittorio Belloi, il vice direttore Simone Brighenti; per il collegio sindacale hanno partecipato il presidente Alessandro Clò e i sindaci Giovanni Carlini e Cristina Calandra Buonaura.