Modena, 2 settembre 2024 – Sciopero dopodomani alla Panini, storico colosso mondiale delle figurine, nelle sedi di Modena e Milano.
Il problema è lo smart working. Ora l’azienda, a due anni dall’accordo a tema in scia alla pandemia, nel corso dei quali non ci sono state criticità sulla ‘distanza’, ha annunciato a sindacati e lavoratori di voler ridurre “drasticamente” le giornate di lavoro ‘smart’, passando a 44 giorni annui ed eliminando gli ulteriori 44 giorni extra.
Di fatto, si consuma un passaggio da una media di due giorni a quella di un giorno di smart working a settimana.
I lavoratori chiedono di mantenere sia le 44 giornate annue garantite sia le ulteriori 44 addizionali, così come di ripristinare le 44 giornate annue garantite ai quadri, rendendo “definitivo e non più sperimentale” l’accordo.
In tutto questo occorre “confermare la valutazione di casi particolari per esigenze straordinarie”.
Più nel dettaglio dello sciopero del 4 settembre, nella sede di Modena riguarda impiegati e giornalieri, durante le prime quattro ore di lavoro, e turnisti, per le ultime quattro ore di ogni turno.
Passando alla sede milanese, la mobilitazione interessa le ultime quattro ore di lavoro. Si terrà anche un presidio davanti alla sede aziendale di Modena, in via Emilio Po, dalle 8.30 alle 12.
Per i sindacati, sono innegabili i benefici che il lavoro agile comporta, visto che “è uno strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, riduce il traffico e l’inquinamento, è uno strumento apprezzato dai lavoratori ed è riconosciuto che lavoratori soddisfatti garantiscono una maggiore produttività, è un valore aggiunto che rende l’azienda più flessibile e resiliente, accresce l’attrattività dell’occupazione”.